Licenziato dal supermercato si uccide buttandosi dal Ponte delle Torri
Aveva ricevuto la lettera di licenziamento venerdì mattina e martedì ha deciso di togliersi la vita gettandosi dal Ponte delle Torri di Spoleto. I suoi amici e colleghi raccontano tutto nel giorno dei funerali del 42enne che si è ucciso domenica pomeriggio a Spoleto.
Diciassette dei suoi colleghi avevano ricevuto come lui (Luca D. A. le sue iniziali) la lettera di licenziamento dal supermercato di Rieti nel quale lavoravano.
Raccontano tutto davanti ai familiari del 42enne ed alla moglie. Sono ancora increduli per quanto accaduto ed il perchè di un gesto così drammatico invade le loro menti.
L’uomo non ci ha pensato un solo attimo a buttarsi giù. Probabilmente aveva pianificato tutti i particolari: è partito dalla sua città all’alba, ha lasciato la macchina appena entrato a Spoleto e si è diretto verso il Ponte delle Torri. Non erano ancora le 8 quando si è lasciato andare. Non un biglietto nell’auto ritrovata dai Carabinieri di Spoleto nella zona dei Cappuccini, non lontano dalla prima uscita per chi arriva da Terni.
Si è subito cercato di capire quali fossero stati i motivi che hanno spinto l’uomo, che ha una bambina piccola, a compiere un gesto così drammatico.
L’ipotesi che, con il passare delle ore, sta prendendo corpo è quella di una possibile imminente perdita del lavoro. La paura a quel punto di non essere più in grado di sostenere i bisogni della famiglia. Se la pista del licenziamento dovesse trovare conferma, si tratterebbe dell’ennesima tragedia che scaturisce dalla crisi che anche la nostra regione sta vivendo.
L’uomo era molto conosciuto e stimato non solo a Terni ma anche in Provincia di Rieti dove era cresciuto.