Lotta agli sprechi alimentari e farmaceutici: è quasi legge

PERUGIA  – In terza Commissione della Regione è stata approvata all’unanimità la proposta per combattere gli sprechi alimentari, non alimentari e farmaceutici a fini sociali e ambientali. L’iniziativa è stata avanzata da un lato dai consiglieri Carla Casciari (Pd) e Silvano Rometti (Ser) e dall’altro dal consigliere di Fratelli d’Italia Marco Squarta che poi hanno deciso di  presentare un testo unico di legge. Uno degli elementi centrali della proposta di legge riguarda la costituzione di reti operative, promosse dai Comuni in forma singola o associata, il cui compito sarà quello di raccogliere i prodotti alimentari e non, ritirati o rimossi dalla distribuzione primaria ma ancora idonei al consumo, ma anche i pasti non consumati preparati dai servizi di ristorazione collettiva, e i prodotti farmaceutici, per ridistribuirli a fini di solidarietà sociale a favore delle persone che si trovino in situazioni di disagio sociale. Faranno parte della rete, oltre ai comuni, i soggetti della grande distribuzione organizzata, i servizi di ristorazione collettiva, gli organismi dei terzo settore, le associazioni di volontariato e di assistenza, gli enti caritatevoli, le associazioni di categoria e gli operatori dei settori non alimentari, nel rispetto della normativa vigente. Tra le varie proposte, è stato destinato un fondo di 25mila euro del bilancio 2017 per organizzare la giornata contro gli sprechi alimentari. La votazione in Aula è prevista per fine novembre e si prevede che la legge possa diventare operativa a partire dal primo semestre del 2018. Il consigliere Carla Casciari ha messo in risalto la “regia delle zone sociali, verso cui è indirizzata la programmazione regionale, e il ruolo dell’Auri (Autorità umbra rifiuti e idrico), delegata a comporre le linee guida per i Comuni anche per quanto riguarda la riduzione della tariffa sui rifiuti alle aziende che donano. Previsti anche criteri premiali per le imprese che garantiscono attività di recupero e donazione delle eccedenze alimentari ai soggetti donatari e per le amministrazioni locali che predispongono bandi
specifici”.

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