Il Cocoricò resterà chiuso. Il Tar respinge il ricorso
Il Tar dell’Emilia-Romagna ha rigettato il ricorso del Cocoricò contro la decisione del questore di Rimini, Maurizio Improta, di chiudere il locale per 4 mesi. Decisione assunta dopo la morte del 19enne di Città di Castello, Lamberto Lucaccioni, stroncato da un’overdose di ecstasy nella discoteca di Riccione la notte tra il 19 e il 20 luglio.
Il provvedimento era stato comunque motivato con la somma di altri episodi verbalizzati dalle forze dell’ordine negli ultimi 3 anni.
Il padre di Lamberto Lucaccioni – ha riferito l’avvocato Roberto Bianchi che rappresenta la famiglia – commentando la decisione, ha detto di sentirsi “ripagato dalla presenza dello Stato attraverso le sue istituzioni, il questore e il prefetto di Rimini, il Tar dell’Emilia Romagna e le forze dell’ordine, che hanno compiuto atti di grande giustizia”. Lo ha detto l’avvocato Roberto Bianchi, che rappresenta la famiglia.
Nel giudizio si era costituito il Codacons, difendendo il provvedimento della questura. “Dopo questa decisione del Tar – commenta ora l’associazione – il Cocoricò sappia prendere adeguati provvedimenti contro lo spaccio di sostanze stupefacenti e a tutela della salute dei giovani, per i quali la discoteca rappresenta un importante punto di riferimento”.