Nocera Umbra, il Comitato per la Casa di riposo: “Niente forzature, no alla chiusura”
NOCERA UMBRA – “Nessun atto di forza, la casa di riposo resti aperta nel periodo della trasformazione”. Il Comitato dei cittadini torna alla carica e va all’attacco del Comune. “Grazie alla mobilitazione dei cittadini che hanno raccolto 15 mila euro e 1700 firme per non far chiudere la Casa di Riposo a Nocera Umbra, siamo prossimi alla soluzione che garantisce ai 10 ospiti anziani di poter rimanere nell’attuale struttura nel periodo relativo alla trasformazione da residenza servita a residenza protetta! Questo è stato possibile anche grazie alla discussione in Consiglio Regionale e alla disponibilità dimostrata nei fatti dai tecnici della ASL n 2 e dell’Assessorato Regionale alla Sanità. Ricordiamo – dice il comitato. a chi se lo fosse dimenticato che nel corso della discussione in Consiglio Regionale è emerso attraverso la voce autorevole dell’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, che Nocera è l’unica realtà dell’Umbria dove si vuole chiudere, da parte dell’Amministrazione Comunale, una struttura per anziani. Nessuno degli altri 91 Comuni dell’Umbria ha pensato di farlo o l’ha messo in pratica! Nonostante tutto cio’ , nonostante la Regione, nonostante l’opinione dei cittadini di Nocera Umbra, nonostante la volontà degli ospiti(che hanno firmato un documento sabato scorso insieme ai loro familiari in cui dicono di voler rimanere a Nocera , nella Casa di Riposo) il Sindaco Bontempi insiste e persiste con pervicacia degna di miglior causa a voler trasferire nei prossimi giorni a Foligno! INVITIAMO PER L’ENNESIMA VOLTA IL SINDACO DI NOCERA UMRA A FERMARSI VISTO CHE UNA SOLUZIONE E’ PRONTA E VICINA! Tra l’altro, visto che è in discussione e messa a dura prova la condizione dei 10 ospiti che vanno assolutamente tutelati c’è anche una diffida di carattere legale che invita il Sindaco a fermarsi e a ragionare, sapendo che la integrità dei 10 anziani ospiti, al contrario di quanto sostiene il Sindaco, non si tutela portandoli come “pacchi” a Foligno ma lasciandoli nella realtà in cui attualmente vivono e vogliono continuare a vivere!”.