Norcia, il sindaco e gli assessori si aumentano lo stipendio
NORCIA – Sindaco e assessori si aumentano lo stipendio e aumentano i massimali di spesa della carta di credito. Lo dicono due delibere di giunta comunale, la n. 26 del 16/03/2016 e la 50 del 26/04/2017. Un gesto che ha fatto scattare la polemica politica, con il gruppo di minoranza “Norcia nel cuore” dell’ex sindaco Giampaolo Stefanelli e Lavinia D’Ottavio, che sono andati all’attacco.
“Non avremmo mai creduto che amministrare durante il terremoto potesse diventare un’occasione di business! Questo – dicono – ci verrebbe da dire guardando tre atti che sono stati pubblicati di recente nell’albo online del Comune di Norcia. Giuriamo che li abbiamo letti con gli occhi sbarrati e, man mano che li leggevamo, aumentava la nostra meraviglia, insieme al grande disappunto. Siccome, purtroppo, non sono in tanti coloro che leggono (o hanno la possibilità di leggere) l’albo comunale, ora che é accessibile solo attraverso internet, ci piace illustrare brevemente i contenuti dei tre atti. Il primo é la deliberazione n. 26 del 16/03/2016 con cui la giunta comunale delibera l’aumento dell’importo del massimale della carta di credito in uso al sindaco dalla somma di € 3.000,00 l’anno a quella di € 10.000,00 mensili. Come ogni deliberazione di giunta, anche questa ha le sue premesse che testualmente riportiamo “Visto che l’attuale disciplinare prevede che l’importo annuale in anticipo è pari ad € 3.000,00; considerato che il Sindaco ha partecipato verbalmente che le continue esigenze di utilizzo, soprattutto in questa fase di emergenza sismica, dove riunioni e convegni in varie parti d’Italia, si susseguono continuamente, fanno si che l’importo previsto risulta in diverse occasioni insufficiente…Determina, per i motivi in premessa esposti, di rettificare il regolamento per l’utilizzo della carta di credito, aumentando l’importo del massimale mensile ad € 10.000,00…”.
“Non nascondiamo che – dicono i consiglieri – ad una prima e veloce lettura dell’atto, avevamo capito che l’aumento fosse annuo e, seppur la cosa ci aveva lasciati interdetti, è stato rileggendo con attenzione il documento che lo stupore si è trasformato in sdegno. Come sia possibile che la giunta abbia potuto avallare tale richiesta non riusciamo veramente a comprenderlo; certo è, che il Sindaco annualmente può arrivare a spendere per “riunioni e convegni in varie parti d’Italia” fino ad € 120.000,00! Per chi avesse perso il vizio di trasformare gli euro in lire, si tratta di circa duecentoquarantamilioni delle vecchie lire. Non sappiamo quanti altri sindaci del cratere e non abbiano in uso una carta di credito con tale massimale, quello che secondo noi è certo è l’enormità della disponibilità che non può trovare alcuna giustificazione”.
“Il secondo atto è la delibera di giunta comunale n. 50 del 26/04/2017, attraverso al quale si riconosce al Sindaco ed agli assessori, in applicazione del disposto di cui all’art. 9 bis della legge n. 45 del 7 aprile 2017, di conversione del D.L. n. 8 del 9 febbraio 2017, l’adeguamento dell’indennità di funzione, da quella attualmente prevista a quella relativa alla classe di Comuni con popolazione compresa tra i 10.001 e 30.000 abitanti. Con successiva determinazione dell’area economica finanziaria n. 36 del 23/05/2017 vengono precisati gli adeguamenti e, sinceramente, non sono di poco conto (Alemanno € 2.788,87 – Altavilla € 1.533,87 – Boccanera e Brandimarte € 1.254,99 – Perla € 627,50). Una sola cosa in questa partita è certa, la norma richiamata nella delibera di giunta prevede la FACOLTA’ e non l’OBBLIGO per gli amministratori di adeguare l’indennità percepita. E se FACOLTA’ ha come proprio sinonimo POSSIBILITA’, allora le conclusioni a cui giungere sono presto fatte; anzichè decidere di non aumentarsi l’indennità i nostri amministratori hanno optato per la FACOLTA’! Il terzo atto é la determinazione del Responsabile dell’Area Economico Finanziaria n. 30 del 04/05/2017 con la quale (come se non bastasse quanto detto prima!), sulla scorta dell’ordinanza n. 400/2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede la possibilità di rimborsare agli amministratori dei territori colpiti dal sisma, la cui abitazione sia stata oggetto di ordinanza di sgombero, le spese di viaggio effettivamente sostenute per raggiungere il Comune dalla sede dove attualmente dimorano, ai fini della partecipazione alle sedute di Giunta, Consiglio oltre che per la presenza necessaria presso gli uffici per lo svolgimento della funzioni proprie o delegate. A prescindere dal fatto che detta determinazione fa emergere la grande disparità e il privilegio che si attribuisce all’assessore (retribuito) piuttosto che all’operaio, professionista o imprenditore (non retribuiti) che ogni giorno devono recarsi nel proprio posto di lavoro, c’è forse da far presente una cosa molto importante ai tanti cittadini terremotati che vivono in questo periodo in una condizione di estremo disagio e sofferenza, ovvero, che la norma alla quale ci si appella nell’atto per erogare a due assessori la bellezza di rispettivi € 3.203,99 ed € 2.515,70 prevede che il rimborso del viaggio spetti a prescindere dalla durata dell’impegno “istituzionale”; quindi, in buona sostanza, un assessore potrebbe presentarsi in Comune 5 minuti e, poi, il resto della giornata passarlo nel proprio posto abituale di lavoro (anch’esso, com’è giusto, retribuito) e ottenere, per ogni giorno, il rimborso del viaggio andata e ritorno. Fatte queste brevi considerazioni ci viene da dire: “Ahi voglia i terremotati a lavorare nelle strutture di fortuna o nei container da loro stessi allestiti per racimolare tali somme!!!” Per carità, tutto sarà stato fatto nel rispetto scrupoloso delle leggi, con un’attenta, puntuale e tempestiva scelta dei tempi, ma questi tre “esempi” sono abbastanza sintomatici e rappresentativi di come funzionino le cose e come funzioneranno, ahinoi, nel prossimo futuro. Credo che non ci sia altro da dire; chi legge saprá, se vorrà, trarre le sue (credo amare) conclusioni!”.