Norcia, in salvo il patrimonio archivistico dei comuni colpiti dal sisma [FOTO]
NORCIA – Mario Squadroni, direttore della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche, nel corso di una conferenza stampa è stato chiaro: il trasferimento degli archivi storici dei comuni colpiti dalla sequenza sismica del 2016 è stato l’unico strumento in grado di assicurare la tutela e la fruizione futura di questo particolare bene culturale. La Soprintendenza restituirà tutto ai comuni non appena verranno ripristinati spazi e condizioni ideali per la loro sicurezza e fruizione. Sarà così per gli archivi di Norcia e di Visso, trasferiti rispettivamente a Spoleto ed Ancona. Sarà così per gli archivi di Preci e di Cascia il cui trasferimento è in fase di progettazione. Gli archivi, infatti, costituiscono l’identità stessa delle comunità e spostare temporaneamente questi preziosi materiali è stata la scelta più giusta per tutelarli e garantire la consultazione a studiosi e appassionati di storia locale
A Norcia, grazie all’enorme lavoro svolto dai Vigili del Fuoco di diverse regioni italiane, dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio di Perugia, dall’Esercito Italiano (genio, alpini, logistica), dalla Protezione Civile, dai funzionari del Ministero delle attività culturali, dal personale della Soprintendenza archivistica e del comune di Norcia è stato possibile recuperare gli archivi del Comune di Norcia e trasferirli in quello di Stato di Spoleto dove continua ad essere garantita la consultazione oltre al riordinamento, pulizia e restauro. Le operazioni di trasferimento sono state possibili grazie al lavoro dell’Esercito Italiano coordinati dal tenente Barbara Caranza, esperta in beni culturali, e dal capitano Rossignoli. Il primo ad essere recuperato è stato l’archivio notarile mandamentale, il fondo archivistico statale che raccoglie la produzione dei notai che rogarono nei territori di Norcia tra il 1384 e il 1873 e al quale nel 1822 fu aggregato anche l’archivio notarile di Preci. Sono stati messi in salvo anche i fondi archivistici del cosiddetto Giudiziario antico, ad esempio quelli del Governatorato di Norcia e Prefettura della Montagna nonché l’archivio segreto del Comune (sec. XIII-XIX), la ‘Franceschina’ del quindicesimo secolo (una storia di San Francesco scritta da Giacomo Oddi, uno dei quattro esemplari al mondo), lo ‘Zibaldone’, raccolta di manoscritti e testi a stampa sulla storia di Norcia e una preziosa cinquecentina sulla storia di San Benedetto. Successivamente è stata la volta del fondo antico della biblioteca di Norcia che è stato trasferito presso palazzo Mauri, sede della biblioteca comunale di Spoleto. Anche in questo caso il trasferimento è stato necessario per salvaguardare il patrimonio librario – visto che il complesso monumentale di San Francesco era lesionato e necessita di restauri – consentendone, contemporaneamente, la consultazione.
Particolarmente complesso il recupero dell’archivio di deposito del comune di Norcia, ubicato all’interno di un capannone nella zona industriale che dopo la scossa del 30 ottobre 2016 era in parte crollato. Per recuperarlo in sicurezza è stato necessario l’intervento di personale altamente specializzato dei Vigili del Fuoco provenienti dai comandi provinciali della Calabria, del Molise e Campania che, coordinati dall’ing. Angelo Salvatore Capolongo e dal vice Maurizio Malatesta, sono riusciti a recuperare il materiale che era esposto alle intemperie e quindi a rischio dispersione. Grazie ai Vigili del Fuoco sono stati recuperati documenti che non si pensava di trovare, come le liste di leva della fine del XIX secolo o le bozze del progetto del teatro di Norcia oltre a tutta la documentazione relativa alla seconda metà del Novecento. Anche in questo caso la documentazione è stata trasferita alla sezione di Archivio di Stato di Spoleto che contestualmente ha provveduto a riconsegnare gli ottantamila volumi della biblioteca diocesana Piervissani di Nocera Umbra e l’archivio del comune di Sellano, accolti dopo il sisma del 1997. Nel corso della conferenza stampa il soprintendente Squadroni ha annunciato anche che un excursus più dettagliato sulle operazioni di messa in sicurezza e recupero del patrimonio documentario si terrà il 3 marzo 2017, nella sede di Perugia della Soprintendenza Archivistica.