Norcia, un mese dopo il terremoto: la terra trema ancora
NORCIA – La terra trema ancora, anzi non ha mai smesso da quella notte del 24 agosto, quando un terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito al cuore il centro Italia, provocando 298 vittime e devastando un intero territorio al confine tra quattro regioni. A due mesi esatti da quella terribile notte un’altra scossa, di magnitudo 2.8, ha fatto tremare i borghi di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, i simboli della tragedia, i paesi che hanno pagato il prezzo più alto, di morte e distruzione.
Le tendopoli non ci sono quasi più e le persone rimaste senza casa sono tutte alloggiate altrove. Decine gli agricoltori e gli allevatori che non hanno voluto abbandonare colture e animali: dormono nei camper messi a disposizione da Protezione Civile e Croce Rossa o in roulotte rimediate privatamente. Lottano contro il freddo e sperano nei tempi della ricostruzione. Ad Amatrice e in tutto il “cratere” e’ ufficialmente partita la “fase due”: l’emergenza e’ terminata e la struttura della ricostruzione, guidata dal commissario straordinario, Vasco Errani, sta subentrando nella guida delle operazioni, presenti e future. L’impegno e’ fare in modo che entro la primavera del 2017 le oltre 600 soluzioni abitative provvisorie previste per il solo Lazio vengano tirate su e consegnate ai cittadini.
Procede, dunque, il maxi-piano di ricostruzione: da una parte la Protezione Civile si appresta ad ultimare la lista delle aree considerate idonee per ospitare le soluzioni abitative emergenziali. Circa 500 ad Amatrice, tra 150 e 200 ad Accumoli, per quanto riguarda il Lazio. Contemporaneamente i vigili del fuoco, impegnati senza sosta sin dal primo giorno post-sisma, proseguono nell’opera di messa in sicurezza dei territori colpiti e nella rimozione delle macerie. Pronte a essere realizzate anche le aree commerciali – tre ad Amatrice e una ad Accumoli – che ospiteranno negozi ed esercizi, oltre all’area ‘food’ dove riapriranno bar e ristoranti. Mentre la task force delle forze di polizia, coordinata dalla questura di Rieti, continua a pattugliare il territorio, dai centri più grandi alle frazioni più isolate.
Questa mattina intanto si insedia il “Comitato istituzionale” che delibererà la costituzione dell’ufficio speciale per la ricostruzione così come previsto dal decreto legge. In Umbria parte la seconda fase post sismica, quella dell’avvio ricostruzione.