Nuova vita per il Resort Antognolla
PERUGIA – Sono anni che se ne parla e diversi sono stati i progetti e i proprietari che si sono avvicendati, ma stavolta sembra essere quella buona. Il progetto per il rifacimento del Resort Antognolla il complesso turistico-ricettivo a 5 stelle alle porte di Perugia verrà presentato domani al Sindaco Romizi e ai funzionari di Palazzo dei Priori e della Soprintendenza, per illustrare le numerose modifiche apportate al progetto già approvato nel 2010. E così dopo i vari stop burocratici, il cantiere dovrebbe ripartire entro la fine dell’anno e il traguardo finale è fissato per il 2020. Innanzitutto la proprietà non appartiene più al Four Seasons ma al Mandarin Oriental Hotel, a seguito del passaggio delle quote degli azionisti Carabba e Bandiera al fondo di investimento lussemburghese Viy Greater Europe Fund Hospitality che prima deteneva il 25% delle azioni, di cui il principale azionista è Andrei Yakunin, figlio dell’ex capo delle ferrovie russe Vladimir. Le variazioni del progetto iniziale sono dettate da un aggiornamento dei nuovi trend nel comparto luxury che ormai hanno abbandonato il concetto tradizionale dell’hotel di lusso, con una palestra ed una spa, perché non è più in linea con le esigenze del mercato in quanto il cliente va sempre più nella direzione della ricerca di esperienze e di servizi personalizzati. Il Resort Antognolla sarà quindi strutturato in circa 80 camere, ristoranti al chiuso e all’aperto, una spa ed un wellness center, saloni per eventi, wine bar ed ogni altro genere di servizio tipico per un resort di lusso. Il tutto all’interno di un vasto spazio di circa 600 ettari che comprende castello, borgo medievale e nuovo borgo. L’ospitalità prevede anche diverse nuove unità abitative, con destinazione alberghiera ed extralberghiere per una tipologia di clientela che predilige avere a disposizione una vera e propria abitazione con tutti i servizi di un hotel. Per quanto riguarda invece gli spazi esterni, oltre al campo da golf, il progetto prevede un centro equestre, un centro per il tennis e persino un “campo avventure” per i bambini e per gli adolescenti. Sono previsti anche lavori per la nuova rotatoria lungo la strada provinciale del Pantano in modo tale da migliorare la sicurezza per l’accesso al resort. Così come inizieranno i lavori di raddoppio del tunnel che passa sotto la stessa provinciale. Sembra tutto pronto quindi per rilanciare questo spazio lasciato per troppo tempo in balia di sé stesso. E questo investitore sembra davvero avere tutti i numeri per trasformarlo in un posto da favola considerando che il Mandarin Oriental Hotel Group attualmente gestisce 46 hotel in 24 paesi, di cui 21 alberghi in Asia, 9 nelle Americhe e 16 in Europa, Medio Oriente e Nord Africa. In Italia è già presente con un hotel a Milano. E chissà se un po’ di fascino orientale non andrà ad impossessarsi anche del Cuore Verde d’Italia.