Nuove Province, in Umbria metà del personale sarà ricollocato

Sono complessivamente 1498 i dipendenti delle Province di Perugia e Terni, di questi 793 andranno ricollocati tra Regione e Comuni, gli altri lavoreranno nei nuovi enti. I numeri sono forniti dalla società del ministero del Tesoro e della Banca d’Italia, la Sose che, con il centro studi Nomisma di Bologna, ha fatto una simulazione a livello nazionale sul personale e sui costi per verificare gli effetti della riforma Del Rio.

L’abolizione delle Province elettive e la loro trasformazione in enti di area vasta apre infatti due partite: una politica sulla scelta dei nuovi assetti e l’altra “tecnica” che riguarda la ridefinizione delle competenze e quindi del personale. Mentre i partiti lavorano a definire le candidature in vista dell’appuntamento elettorale di metà ottobre, sul piano pratico si lavora per capire come saranno rimescolate le “carte”. In attesa dei decreti attuativi e della Conferenza Stato-Regioni che sancirà l’accordo definitivo sulle competenze delle nuove Province, si lavora sulle stime e sui calcoli.

Premesso che nessuno dei dipendenti provinciali perderà il posto di lavoro, c’è da capire la portata dei trasferimenti da un ente all’altro, che varierà da regione a regione. La simulazione della Sose arriva alla conclusione che sui 47.862 dipendenti provinciali delle Regioni a statuto ordinario, censiti nel 2010, ne basteranno 27.269 per assolvere alle funzioni demandate loro dalla legge Del Rio. Gli altri 20.593 saranno da ricollocare. A complicare il quadro arriverà anche la riforma del lavoro che entro l’anno chiarirà il futuro dei Centri per l’impiego provinciali e del loro personale.

In Umbria circa la metà dei dipendenti provinciali dovrebbe quindi essere assorbito dalla Regione o dai Comuni.

Importante anche il banco di prova che si profila all’0rizzonte politico. In questi giorni c’è un discreto fermento dei partiti per la formazione delle liste per l’appuntamento elettorale del 12 ottobre anche se l’occhio e l’attenzione di tutti è già oltre, e va alle regionali di primavera.

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