Ok al Rendiconto 2016: l’Umbria tra le Regioni con la più bassa pressione fiscale

PERUGIA – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato a maggioranza il Rendiconto generale dell’amministrazione della Regione per l’esercizio finanziario 2016. Inoltre ha approvato all’unanimità la proposta della Commissione antimafia per un’ulteriore modifica della legge 16/2012 che consentirà di integrare i componenti dell’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità.

Il Rendiconto generale dell’amministrazione della Regione per l’esercizio finanziario 2016, che era stato illustrato dalla presidente della Giunta Marini in una precedente seduta, ha ricevuto il voto positivo – è detto in un comunicato della Regione – dei commissari della maggioranza (Chiacchieroni, Guasticchi, Casciari, Leonelli, Smacchi-Pd) mentre hanno votato contro le opposizioni (Carbonari-M5S e Nevi-FI).
Al testo sono stati presentati emendamenti tecnici, per correzioni materiali e formali, a firma della presidente Marini, e un emendamento a firma dell’assessore Bartolini per allegare il rendiconto consolidato della Giunta regionale e dell’assemblea legislativa, approvato dall’Aula nell’ultima seduta. Anche questi emendamenti sono stati approvati a maggioranza.

Il Rendiconto generale dell’amministrazione della Regione per l’esercizio finanziario 2016 andrà in Assemblea legislativa nella seduta del 18 luglio, e i relatori saranno Smacchi (Pd) per la maggioranza e Carbonari (M5S) per l’opposizione. Ha partecipato ai lavori l’assessore Antonio Bartolini.
La Prima commissione, inoltre – prosegue il comunicato – ha approvato all’unanimità la proposta di legge, a firma di tutti i componenti della Commissione d’inchiesta ‘Analisi e studi sulla criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose, tossico-dipendenze, sicurezza e qualità della vita’, che modifica la legge ’16/2012′ che consentirà di integrare i componenti dell’Osservatorio regionale sulla ‘criminalità organizzata e l’illegalità’. La proposta di legge, presentata dal presidente della Commissione Antimafia Giacomo Leonelli, consente ulteriori designazioni nell’Osservatorio, per una sola volta, in sede di applicazione della legge, alle organizzazioni sindacali ed altre associazioni di categoria e di impresa maggiormente rappresentative a livello regionale”.

Nel Rendiconto generale dell’amministrazione della Regione per l’esercizio finanziario 2016 si sottolinea che “il contesto economico e finanziario è particolarmente difficile e complesso. Da anni gli enti locali concorrono alle manovre correttive dei saldi di finanza pubblica del Paese. E le Regioni hanno contribuito in maniera consistente al risanamento. Ciò nonostante la Regione Umbria è riuscita a garantire il rispetto dei vincoli di finanza pubblica grazie all’opera di razionalizzazione e contenimento delle spese, senza incidere sui cittadini e sulla qualità dei servizi. Ai pesanti tagli sui bilanci regionali si aggiunge il pareggio di bilancio”.

Per la Regione Umbria tali provvedimenti hanno significato, per il 2016, tagli per circa cento milioni di euro, in aggiunta a quelli degli anni precedenti. “L’Umbria, pur in questo contesto di criticità della finanza pubblica, presenta una situazione di sostanziale solidità finanziaria, frutto – si afferma ancora – di scelte orientate alla prudenza e al contenimento”. “L’Umbria, infatti – prosegue il comunicato – ha rispettato negli anni il patto di stabilità interno, che ora è diventato pareggio di bilancio; ha sempre utilizzato la propria capacità di indebitamento al di sotto del limite consentito dalla legge;
non ha utilizzato anticipazioni di tesoreria; non è stata mai sottoposta ai piani di rientro in sanità; la situazione di tesoreria non mostra criticità, con un saldo di cassa di oltre 200milioni di euro”.
La Regione ha un rating di lungo termine pari a quello della Repubblica italiana, e il merito di credito intrinseco indicativo della Regione continua ad essere positivo. “Questo – si sottolinea ancora – grazie ad un indebitamento finanziario contenuto, una robusta posizione di liquidità, una sanità in equilibrio, un’efficace azione di controllo e razionalizzazione della spesa, una elevata potenzialità fiscale non utilizzata”.

Inoltre i tempi di pagamento medi della Regione registrano nove giorni di anticipo rispetto alla scadenze contrattuali. “Anche nel 2016 la Regione – riferisce ancora il comunicato – ha rispettato le disposizioni di contenimento della spesa per consulenze, relazioni pubbliche e convegni, pubblicità, spese di rappresentanza, missioni, formazione e autovetture. La Sanità è in equilibrio e l’Umbria dal 2013 continua ad essere tra le tre Regioni benchmark per la definizione dei costi e dei fabbisogni standard sia per l’erogazione del Lea che per il rispetto dell’equilibrio economico finanziario”.
Il 2016 è l’anno in cui impatta sul bilancio la legge sul riordino delle Province. E la Regione è riuscita ad assorbirlo interamente nel bilancio. La legge Delrio ha comportato il trasferimento di 240 unità di personale, per un costo totale di 9 milioni di euro, a cui si aggiungono 1,5 milioni di costi e spese di matura indiretta.

Il rendiconto 2016 prevede la salvaguardia degli equilibri di bilancio con accantonamenti per 72milioni di euro, molti di più dei 21 del 2015. La Regione Umbria non ha utilizzato la potenzialità fiscale: è tra le Regioni con minore pressione fiscale, che è rimasta di fatto inalterata nell’ultimo decennio:
sono state cancellate tutte le tasse di concessione, non applicata l’imposta sulle emissioni sonore degli aerei, mai aumentate le tasse auto, applicato al minimo l’addizionale regionale al gas metano, ridotto in maniera selettiva l’Irap.

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