Omicidio del neonato: chiesta la revoca della misura per Giorgia
TERNI – Giorgia deve essere trasferita in una residenza protetta fuori Terni o – in alternativa – le vanno concessi gli arresti domiciliari. Lo ha chiesto il suo legale, Alessio Pressi, davanti al tribunale del Riesame di Perugia.
I giudici decideranno in settimana. Intanto la 27enne ternana, accusata di aver ucciso il figlio appena nato il 2 agosto scorso, resta nel Carcere perugino di Capanne.
Nessuno è andato a trovarla. Né i genitori né il suo compagno.
Lei, sempre silenziosa, ha chiesto all’avvocato solo ed esclusivamente notizie della sua piccola di due anni, che ora si trova con i nonni.
Giorgia nei giorni scorsi ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera indirizzata proprio alla sua famiglia.
Nessun riferimento al piccolo che ha abbandonato e poi sarebbe morto nel supermercato, solo informazioni sulla sua bimba di due anni, che non vede l’ora di riabbracciare.
Una lettera scritta di getto, in un momento in cui, magari, i pensieri e le paure prendono l’assalto.
Intanto sul fronte delle indagini nulla è chiuso.
A giorni si avrà la risposta dell’esame del Dna, effettuato sul piccolo.
Da lì, gli inquirenti accerteranno la paternità del piccolo.