Oratori, in Umbria muovono 15mila giovani, investiti oltre 2 milioni di euro
ASSISI – I 110 oratori in Umbria sono in grado di muovere circa 15mila giovani e negli ultimi anni sono stati investiti oltre 2 milioni di euro per progetti educativi. E’ quanto emerso nel corso della prima giornata regionale degli oratori, promossa dalla Ceu il 30 aprile ad Assisi, con la partecipazione di oltre mille persone fra giovani, animatori, genitori e sacerdoti delle cento e più realtà oratoriali dell’Umbria.
L’importante evento ha avuto due appuntamenti di formazione e riflessione: il primo è stato rivolto a sacerdoti, membri dei consigli pastorali, responsabili degli oratori e famiglie, tenutosi presso “Casa Leonori” sul tema “E videro dove abitava: oratorio, strada che avvia alla vita”; Il secondo ha avuto come protagonisti animatori, educatori e coordinatori d’oratorio, che, presso il “Teatro Lyrick”, hanno partecipato alla presentazione delle attività estive 2017 “#Momo-Prenditempo” con un susseguirsi di canti, balli, momenti di animazione, spazi formativi, giochi e laboratori.
La giornata è stata inaugurata al Lyrick con una festosa accoglienza al cardinale arcivescovo di Perugia-Città delle Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, all’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, delegato Ceu per la Pastorale giovanile e oratori, all’assessore regionale alla salute, coesione sociale e welfare Luca Barberini e ai responsabili della Pastorale giovanile e del Coordinamento oratori della Ceu don Marcello Cruciani e don Riccardo Pascolini.
L’Umbria del futuro nasce anche negli oratori: parole di Bassetti, Boccardo e Barberini.
«Questa è l’Umbria del futuro – ha detto il cardinale Bassetti salutando la numerosa platea del Lyrick – e di questo incontro ne parleremo anche a papa Francesco, al quale diremo che nei ragazzi dei 113 oratori della nostra terra abbiamo trovato la Chiesa in uscita. Voi, con la vostra straordinaria sete d’infinito, siete la più bella speranza delle nostre comunità. La speranza non è una parola al passato, nostalgica, ma va sempre declinata al presente e al futuro». Rivolgendosi ai giovani, il porporato ha detto: «Vi attende una grande sfida, quella di essere veri e non ipocriti, perché Dio gradisce la fede professata con la vita. E questa, naturalmente, è anche la sfida per i nostri oratori, luoghi di incontro e di carità».
L’arcivescovo mons. Boccardo ha detto che «in uno degli oratori della mia diocesi, su una parete, c’è scritto “insieme è più bello”, perché stare insieme, pensare insieme, guardare insieme ci insegna a vivere bene e a rendere bella la nostra vita». Il presule ha poi ricordato la celebre frase di san Giovanni Paolo II ai giovani nella GMG del 2000: «“Se sarete quello che dovete essere metterete fuoco in tutto il mondo”. La nostra Umbria ha bisogno di essere riscaldata – ha concluso mons. Boccardo – e mi piace pensare che siate proprio voi il fuoco che ci riscalda».
L’assessore regionale alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, che insieme alla moglie contribuì alla nascita di un oratorio nella città di Foligno, si è lasciato avvolgere dal calore e dalla passione dei tanti ragazzi che li ha salutati dicendo: «Mi sembra che ci sia l’entusiasmo giusto, la voglia giusta per costruire insieme qualcosa di significativo per la nostra bella Umbria». Ha poi ricordato che la terra dei santi Benedetto e Francesco «è stata una delle prime regioni italiane, nel 2004, a fare una legge sugli oratori per dare riconoscimento e prospettiva a queste significative strutture educative». Inoltre., la Regione, ha assicurato Barberini, «continuerà a sostenere gli oratori affinché possano continuare ad offrire risposte educative sempre più qualificate ai nostri ragazzi».
Dati dell’indagine Ipsos sul “Censimento Oratori Umbria”.
Questa giornata è stata occasione anche per presentare i dati dell’indagine statistica e conoscitiva dal titolo “Censimento Oratori Umbria” affidata all’Ipsos Public Affairs (azienda di ricerca di mercato, ndr). L’indagine ha riguardato 103 su 113 oratori attivi in regione, dalla quale è emerso che sono stati frequentati nell’Anno pastorale 2015-2016 da 14.677 tra bambini, ragazzi e giovani. Mediamente in un oratorio ne sono stati presenti 143, di cui circa 16 di origine estera. Gli oratori dell’Umbria hanno potuto contare su 4.161 collaboratori e volontari, in media 35 per ogni realtà oratoriale, i cui responsabili hanno un’età media di 46 anni. Il 50% degli oratori ha elaborato almeno un progetto educativo da quando è stato attivato e un terzo ha stipulato un accordo-quadro con il Comune di appartenenza. Gli oratori svolgono attività nei giorni feriali e sono aperti in media quattro giorni la settimana; sono propensi a collaborare con altri oratori e parrocchie del territorio soprattutto per le attività di formazione degli educatori e per l’oratorio estivo. Inoltre, dall’indagine emerge che le strutture degli oratori hanno un buono stato di conservazione, mentre il numero di spazi e ambienti a disposizione non sono del tutto sufficienti.
Oltre 2 milioni di euro investiti per 220 progetti oratoriali
Gli oratori svolgono un prezioso servizio di prossimità alle giovani generazioni, di sostegno alle famiglie e alle scuole, di inclusione sociale e di integrazione. Per queste attività, negli oltre dieci anni in cui si è sviluppato in Umbria l’oratorio, sono stati spesi, per 220 progetti, 2milioni e 800mila euro, di cui un milione e duecentonovantamila euro erogati dalla Regione Umbria, in base alla legge regionale n° 28 del 20 dicembre 2004 “Riconoscimento e valorizzazione della funzione sociale educativa e formativa svolta dalle parrocchie mediante gli oratori”.
Oratorio, strada che avvia alla vita
All’incontro per i responsabili degli oratori e famiglie, presso “Casa Leonori”, è stato anche presentato la pubblicazione Oratorio, strada che avvia alla vita (Tau editrice 2017), curato dal Coordinamento oratori umbri con il patrocinio della Regione Umbria, che raccoglie le diverse realtà oratoriali, le rispettive esperienze in dialogo con istituzioni, agenzie educative e terzo settore. E’ una sintesi della vita e delle attività degli oratori in Umbria, che, seppur di giovane tradizione, hanno un ruolo di primo piano in ambito sociale, per l’evidenza del servizio svolto in termini di prossimità, accoglienza e inclusione sociale.