Ospedale Spoleto, via collaborazione con Foligno. Barberini: “Costruire modello replicabile in Umbria”

SPOLETO – “Avviare una stretta collaborazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto per realizzare in questo territorio un modello che possa essere replicato nel resto dell’Umbria e che possa dare risposte a tutta la regione”: è la proposta lanciata dall’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, venerdì sera a Spoleto, nel corso di un incontro pubblico organizzato dal Partito democratico, guidato dal segretario Claudio Montini, per parlare di sanità e del ruolo della città nel sistema sanitario regionale.
All’iniziativa, molto partecipata e vivace nel dibattito, sono intervenuti anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, e il responsabile del Dipartimento contratto Cisl medici, Giuseppe Giordano. Barberini ha prima tracciato un quadro generale del sistema sanitario in Umbria, parlando della “necessità di costruire un nuovo modello, che superi l’impostazione ospedalocentrica degli anni Settanta, non più adeguata a dare risposte efficaci ai nuovi bisogni di salute dei cittadini in un contesto sociale profondamente cambiato, puntando su una rete ospedaliera di qualità e investendo di più su cure primarie, servizi territoriali e prevenzione”.

SpoletoPdOspedaleLA COLLABORAZIONE SPOLETO-FOLIGNO E IL DOCUMENTO DEI SAGGI
L’assessore ha poi affrontato la questione dell’integrazione fra gli ospedali di Spoleto e Foligno evidenziando che “con i numeri e le potenzialità che abbiamo possiamo realizzare qui il terzo polo ospedaliero dell’Umbria”.
“Il documento elaborato dai cosiddetti saggi – ha detto – è un contributo autorevole da cui iniziare a discutere. Al momento è al vaglio della Direzione generale della Usl Umbria 2, che sta verificando la compatibilità con le norme nazionali e regionali in materia di sanità. Subito dopo Pasqua verrà presentato ai cittadini, alle forze politiche e sociali, agli operatori sanitari delle due città per la partecipazione”.

INVESTIMENTI IMPORTANTI SULL’OSPEDALE DI SPOLETO
“Intanto – ha sottolineato Barberini – continueremo a investire sul potenziamento dei due presidi, che registrano numeri importanti A Spoleto verrà presto individuato il primario di radiologia, poi i primariati di pronto soccorso e medicina generale. In arrivo l’acceleratore lineare, un nuovo importante macchinario per la radioterapia.
Lavoreremo anche sulla robotica, un patrimonio e un insieme di competenze a cui non vogliamo rinunciare”.

I NUMERI DEL SAN MATTEO DEGLI INFERMI
Il direttore generale Fiaschini ha presentato alcuni dati relativi all’ospedale di Spoleto: “Dal 2014 al 2016 c’è stato un’incremento delle attività del 30%, il punto nascite sta crescendo con 542 parti nel 2016 contro i 431 del 2015, mentre il trend del 2017 fa sperare ancora meglio, con già 126 bambini nati. L’indice di attrazione di persone extra Usl Umbria 2 è del 13,5% e del 5,1% extra regione, aumentano le presenze medie e diminuiscono le degenze medie, le prestazioni ambulatoriali sono aumentate sia in ospedale sia sul territorio. Si tratta di un ospedale che registrata dati assolutamente positivi, per cui sono previsti importanti investimenti tecnologici, strutturali e di dotazione di personale”.

Il dottor Giordano, della Cisl medici, nel suo intervento ha evidenziato che “oggi la situazione sociale è cambiata, la patologia prevalente è la cronicità e la risposta è in un rapporto nuoco tra ospedali e territorio”.
Diversi gli interventi dal pubblico, con alcuni che hanno espresso la propria preoccupazione riguardo le sorti del nosocomio spoletino rispetto all’integrazione con Foligno. La risposta dell’assessore Barberini è stata un’appello alla collaborazione: “Vi chiedo di lavorare insieme per fare un progetto che realizzi qui un modello innovativo di sanità da esportare in tutta l’Umbria”.