Il Pd lancia le Primarie delle idee, Leonelli parla anche di legge elettorale
“Che storia, il futuro”. E’ questo lo slogan che il Partito Democratico dell’Umbria ha scelto per la mobilitazione che sabato e domenica porterà nelle piazze della regione le “primarie delle idee”. Gazebo e banchetti saranno allestiti in molte città, con l’obiettivo primario “di valorizzare la partecipazione dei cittadini – ha spiegato il segretario regionale Giacomo Leonelli – perché portino il loro contributo di idee e affinché facciano lo sforzo di aderire al Pd e mettere un mattoncino per la costruzione di un progetto comune”.
Ai banchetti, allora, si troverà materiale informativo sull’attività del governo Renzi, si potrà rispondere a un questionario elaborato ad hoc sulle criticità e sui punti di forza della regione, sulle priorità per il futuro, sul ruolo del Pd per il cambiamento, ci si potrà tesserare al Partito Democratico.
“Siamo orgogliosi – ha aggiunto il segretario – di promuovere questo esperimento, con cui sfidiamo i nostri elettori a scendere nell’arena politica insieme al Pd e a dare un contributo al suo rilancio sul territorio. Abbiamo bisogno di energie nuove, di cambiare, di rinnovare e di dire basta a scelte di conservazione”. “In questi anni – ha detto Leonelli – si è indebolito un sentimento tra il Pd e i suoi elettori, si è prodotta una frattura orizzontale tra la classe dirigente e i cittadini”. Lo testimonia, secondo il segretario, “il successo di Renzi alle primarie 2012, quando tutto il gruppo dirigente era schierato contro la sua candidatura”; ma anche “l’enorme differenza tra il dato europeo e quello delle amministrative alle elezioni di maggio”. Segno che “il Pd come articolato a livello locale va cambiato”. “Non possiamo far finta che non sia successo nulla – ancora Leonelli – ma mi preoccupa quella parte del gruppo dirigente che non fa i conti con la richiesta di cambiamento che ci arriva dai cittadini”.
Ecco perché la mobilitazione del Pd Umbria si sviluppa e si amplifica oltre i gazebo, anche in vista delle regionali di marzo, passando attraverso “innovazione dei contenuti e del modo di fare politica”. A partire dal nuovo sito del Pd Umbria (www.pdumbria.it), rinnovato nella veste grafica oltre che nei contenuti e nell’accessibilità. A Alessia Dorillo, responsabile comunicazione della segreteria regionale, il compito della presentazione nel corso della conferenza stampa di stamane. “E’ un sito – ha detto – con cui raccontiamo il nuovo corso del Pd, fruibile da tutti i dispositivi, in cui troviamo tutti gli argomenti legati all’attività dei democratici in un unico contenitore. Tutte le pagine hanno un aggancio con facebook e twitter, ci sono sezioni dedicate alle federazioni, agli intercomunali, ai dipartimenti”.
Prosegue, poi, a ritmo serrato l’agenda delle attività. A fine settembre verrà presentato un progetto sulle partecipate, “un tema da affrontare seriamente, per cui abbiamo necessità di ribaltare il piano”. A metà ottobre sarà pronto il Piano del lavoro. Saranno calendarizzati incontri nei circoli e nei territori, oltre che, ovviamente, con i sindacati e le associazioni di categoria, a partire dalle associazioni giovanili, per costruire una proposta per l’Umbria. “Non serve chiuderci nei gruppi dirigenti – parola di Leonelli – ma un dibattito serio e approfondito sui contenuti”. A valle di questo percorso arriverà il ragionamento sulle candidature per le regionali.
La conferenza stampa di presentazione della mobilitazione ha rappresentato l’occasione per dare ufficialità alla nomina di Matteo Burico a responsabile organizzazione. Burico subentra a Gionata Moscoloni, che rimarrà in segreteria senza incarico dopo la nomina ad assessore al Comune di Marsciano. “Stiamo dando vita – ha spiegato Leonelli – a una riarticolazione della segreteria e dei gruppi di lavoro, con un allargamento, sul modello di quanto accaduto a livello nazionale, alle minoranze”. “C’è un partito che cambia – ha sottolineato Burico – che ha bisogno di trasparenza, di apertura e di rilanciare la sua attività. Sentiamo la necessità di un partito strutturato, unito e che sia impegnato anche per l’unità del centrosinistra”. “Ripartiamo – allora – dai territori per accorciare la forbice tra il gruppo dirigente e gli iscritti e gli elettori del Pd, recuperiamo ruolo e centralità dei circoli, mettiamoli in rete”.
Sulla legge elettorale Leonelli ha poi ribadito la volontà del Pd di abolire il listino e introdurre la preferenza di genere. Sul numero di collegi “c’è una maggioranza della Direzione a favore del collegio unico, strumento utile a superare i localismi, non compatibili con il modello di regionalismo che vogliamo costruire”. “C’è poi – però – una posizione contraria, che è quella della federazione di Terni, di cui dobbiamo tener conto”. Ora la palla passa al consiglio regionale, dove si dovranno registrare le convergenze possibili.