Perugia, inquilina morosa, il proprietario si fa “giustizia” da sé: stacca caldaia e nega accesso al garage
PERUGIA – Una prolungata morosità nel pagamento dell’affitto e delle utenze ha indotto un anziano perugino a “farsi giustizia da solo”. Ieri mattina una giovane rumena, che vive a Ponte San Giovanni, ha telefonato al 113 lamentando di esser vittima di angherie da parte del padrone di casa.
Lui, ormai esasperato dall’insolvenza della sua inquilina, ha deciso di fargliela pagare chiudendo la caldaia e privandola così del riscaldamento e dell’acqua calda.
Situazione tanto più grave se si considera che la donna ha una bambina di neppure 4 anni. Non contento, dopo che nei giorni scorsi le aveva sottratto con un espediente il telecomando del garage, ha comunicato alla rumena che non glielo avrebbe restituito finché non gli fosse stato pagato il dovuto. In questo modo, l’uomo le avrebbe impedito di prendere la sua automobile e di poter quindi circolare autonomamente a Perugia.
Al culmine dell’ira, l’anziano se l’è presa persino col tecnico della caldaia, che la donna aveva chiamato per ripristinarne il normale funzionamento e che tuttavia il padrone dell’appartamento ha minacciato in malo modo, intimandogli di andarsene e di astenersi da qualsiasi intervento.
Gli agenti della volante, giunti sul posto, hanno subito cercato di calmare i contendenti e poi hanno ascoltato le versioni contrapposte del proprietario dell’immobile e dell’inquilina. Quando hanno visto che la tensione non accennava a stemperarsi, hanno condotto l’anziano in questura.
Per l’uomo, un accorato consiglio da parte degli agenti di far valere in tutt’altro modo le proprie ragioni, ma anche un’inevitabile denuncia per il reato di violenza privata.