Perugia: la Chiesa ha celebrato la Festa dei lavoratori. Il cardinale Bassetti: “Il lavoro è sacro”

PERUGIA – «Papa Francesco, nel sostenere che “questa è un’economia che ti uccide”, non si discosta di molto dai suoi predecessori. Quasi novanta anni fa, Pio XI disse per i quaranta anni della Rerum novarum di Leone XIII che “questa è un’economia che ti dissangua”. Anche allora come oggi il lavoro era fine a se stesso e non a vantaggio dell’uomo, ma soltanto di pochi e intenti ad accumulare ricchezza». E’ la sintesi di quanto ha detto all’inizio della sua riflessione il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei,  nel guidare la Veglia di preghiera per il lavoro promossa dall’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro di Perugia-Città della Pieve, tenutasi la sera del 30 aprile nella chiesa parrocchiale “Santa Famiglia di Nazareth” di San Sisto. Ad aprire la Veglia è stato il saluto introduttivo del direttore dell’Ufficio pastorale preposto, il diacono Carlo Cerati, che ha coordinato i quattro “momenti di ascolto” tratti dal Magistero di papa Francesco sul lavoro e alcune testimonianze di lavoratori e lavoratrici.

La Chiesa, da Leone XIII, che fu vescovo di Perugia per 32 anni (1846-1878), «non finisce mai di dire che il lavoro è sacro – ha evidenziato il cardinale –, perché è legato all’evento grandioso della creazione dell’uomo: Dio lo creò a sua immagine, maschio e femmina e poi li benedisse, perché Lui stesso era rimasto sorpreso del lavoro che aveva compiuto con le sue mani. Nel raccomandarsi all’uomo di avere cura della terra, Dio delineò il progetto dell’attività umana fondata sul lavoro». E non è un caso che la vita quotidiana della Santa Famiglia di Nazareth, la “madre” di tutte le famiglie cristiane, ruotò attorno a un lavoro umile ma dignitoso, dove il Figlio cresceva nella bottega del padre falegname. «A ricordarlo – ha commentato Bassetti – fu Paolo VI nel suo storico viaggio del 1964 in Terra Santa. Il Papa disse che Nazareth “è una scuola dove si impara il modo di vivere in famiglia, una comunità di amore…, e si impara a comprendere la legge severa del lavoro ma redentrice della fatica umana”. Nazareth ci insegna che il lavoro non è merce, non è fine a se stesso, ma è libero, generativo ed umano». Il cardinale Bassetti, nel fare sue le parole di papa Montini pronunciate a Nazareth, ha voluto salutare tutti i lavoratori in occasione della loro festa, in particolare quelli della sua comunità diocesana, ricordando loro «il grande modello, il loro divino fratello, il profeta di tutte le giuste cause che li riguardano: Cristo nostro Signore. Per questo – ha ribadito – il lavoro è sacro dalla creazione dell’uomo alla redenzione del Figlio di Dio».

Inaugurata la Mostra“LabOra. Persona. Lavoro. Bene comune.

Immagini e testimonianze sul significato, la dignità e le sfide del lavoro”

A Perugia, a precedere la Veglia di preghiera per il lavoro è stata l’inaugurazione, nel pomeriggio del 30 aprile, della Mostra “LabOra. Persona. Lavoro. Bene comune. Immagini e testimonianze sul significato, la dignità e le sfide del lavoro”, presso la “Sala della Cannoniera” della Rocca Paolina. Quest’interessante esposizione, visitabile fino al prossimo 12 maggio, è stata promossa dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali ed ha ricevuto il patrocinio del Comune di Perugia e dell’Archidiocesi. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco Andrea Romizi, il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, la segretaria della Consulta, prof.ssa Maddalena Pievaioli, e la curatrice della mostra, la dott.ssa Alessandra Di Pilla.

L’esposizione vuole trasmettere un messaggio ottimista e non pessimista del lavoro, anche se si vive un tempo di grave crisi occupazionale. Lo fa partendo dall’esperienza tutta perugina del «lavoro nell’arte», come ha spiegato la dott.ssa Di Pilla, ben rappresentato nei bassorilievi delle formelle che compongono la vasca inferiore della Fontana Maggiore, il monumento-simbolo di Perugia realizzato 740 anni fa (era il 1278) da due grandi scultori, Giovanni e Nicola Pisano. Nella “O” di “LabOra” (titolo della mostra) è stata stilizzata quest’importante opera d’arte perugina. Dalla «civiltà cristiana radicata sulla dignità dell’uomo», ben evidenziata nel ciclo scultoreo dei dodici mesi della Fontana Maggiore, la mostra passa a presentare «l’occhio del Magistero della Chiesa e della sua Dottrina sociale sul lavoro», come l’ha definito la curatrice, soffermandosi su quanto dice papa Francesco al riguardo. Ultimo approdo dell’esposizione è il contesto attuale con testimonianze di «buone pratiche del lavoro», con brevi video-interviste ad aziende del territorio.

L’auspicio, come ha sottolineato mons. Giulietti, è quello che «la mostra possa innescare una riflessione profonda e creativa sul senso del lavoro oggi, che vive grandi cambiamenti, che interessano la struttura stessa della produzione e dell’offerta di servizi con particolare ricaduta sul mondo giovanile». Inoltre, ha ricordato mons. Giulietti, «il lavoro è un’esperienza fondamentale della vita, non relegandolo solamente a uno strumento per il sostentamento, ma invece, come sottolinea papa Francesco, il lavoro è un luogo di espressione della propria dignità di persona, di collaborazione all’attività stessa del Creatore e di contributo alla costruzione della città degli uomini».

Si ricorda che la mostra è fruibile gratuitamente,  dal 1 al 12 maggio 2018, con orario continuato (dalle ore 11 alle 20 e nei giorni feriali anche dalle 9 alle 11 riservato alle scolaresche su prenotazione. Per visite guidate – anch’esse gratuite – di gruppi e singoli consultare il sito: mostre.diocesi.perugia.it e per informazioni: mostre@diocesi.perugia.it). L’esposizione si compone di tre sezioni: il significato positivo del lavoro, aspirazione alla realizzazione integrale della persona; le criticità e i problemi del lavoro, nel contesto di un mondo che cambia in fretta; alcune esperienze di “buon lavoro”, tentativi e realizzazioni presenti sul territorio perugino-pievese. A supporto di quest’ultima sezione si svolgeranno tre incontri di approfondimento (sempre nella “Sala della Cannoniera”) con il seguente calendario: mercoledì 2 maggio, (ore 18): Il progetto “Sosteniamo il lavoro” (Caritas, Pastorali giovanile e del lavoro dell’Archidiocesi); venerdì 4 maggio (ore 18): La Chiesa italiana e il Progetto Policoro; lunedì 7 maggio (ore 18): L’alternanza scuola-lavoro.

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