Perugia, Logge di Braccio: polemiche sui social ma i cittadini apprezzano. Un’iniziativa contro il degrado
PERUGIA – Sui social fioccano le polemiche con giudizi che bocciano la scelta di realizzare all’interno delle Logge di Fortebraccio un bar cioccolateria. Del resto tutto ciò che viene da quel genio di Eugenio Guarducci in città solleva polveroni. In questa circostanza viene presa di mira la Curia perugina, responsabile di aver affittato i locali sotto le logge. Una polemica che però non trova il sostegno di gran parte della città, soprattutto da chi da anni chiede di rilanciare il centro di Perugia. Per molti l’iniziativa rappresenta una risposta al degrado che da troppo tempo colpisce l’acropoli. Proprio in questi spazi del centro spesso le forze dell’ordine sono state costrette ad intervenire per combattere lo spaccio. Il salotto della città spesso, a chi lo frequenta la sera, si mostra vuoto e desolante. Chiarissima la testimonianza di Luciano, un perugino storico: “Occupare con una iniziativa finalmente nuova uno spazio lasciato per tanto tempo in mano a balordi non mi sembra proprio una cattiva idea”. Per altri l’iniziativa ideata da Eugenio Guarducci rappresenta un’ottima occasione per rilanciare il centro storico. Altri ritengono giusta la scelta, ma raccomandano massima disponibilità nel mantenere fruibili le Logge di Fortebraccio che rappresentano un pezzo di storia importante del capoluogo. L’iniziativa può sicuramente riqualificare quello spazio, aggiunge Sara, “se riuscirà a stimolare belle iniziative culturali”. Del resto il format commerciale prevede la valorizzazione del marchio Perugina che rappresenta la tradizione storica industriale di Perugia. Lo stesso Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, proprietario dei locali, ci tiene a sottolineare che la volontà è proprio quella di rilanciare una parte dell’acropoli che ha bisogno di nuove energie. La polemica sembra più sui social network piuttosto che coinvolgere la città. Anche in queste ore Perugia è chiamata a reagire all’emergenza dell’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Una città costretta a fare i conti ogni notte con vetri e bottiglie abbandonati che mettono a dura prova la sicurezza del centro storico. In questi giorni tra vite spezzate dalla droga, spaccio selvaggio e sanguinose risse la città è tornata a tremare. Occupare spazi importanti del centro storico con iniziative nuove e commerciali, oltre che culturali, può rappresentare una risposta positiva alla domanda di sicurezza che aumenta di giorno in giorno.