Perugia, nuovo mercato coperto, presentato il progetto
PERUGIA – L’ identità del nuovo Mercato coperto, il piano di recupero architettonico e funzionale, il futuro di un’ area chiave per il rilancio dell’acropoli e più in generale della città. Un progetto che va oltre, quindi, la valenza, pur importante, di restituire ai perugini un edificio storico e di grande suggestione.
Il punto è stato fatto oggi in conferenza stampa dall’assessore Michele Fioroni che ha chiarito il senso del progetto che farà diventare il Mercato un vero e proprio hub alimentare: “tre mercati per 1 città, ovvero l’alternativa urbana al parco commerciale: il Mercato coperto, il Nuovo mercato coperto, il mercato della rupe”.
Sulla terrazza, infatti, ci sarà la naturale prosecuzione dell’attuale mercato comunale con il rientro dei tre operatori ancora presenti e con l’apertura di nuovi spazi da assegnare, anche temporanei per offrire delle alternative, magari tematiche.
Il mercato vero e proprio (uno spazio polifunzionale all’interno dell’edificio con attività di ristorazione, vendita al dettaglio ed eventi, tutti aventi il food come protagonista assoluto, con cooking show, corsi e degustazioni) sarà gestito da un soggetto esterno, scelto attraverso un bando, che delineerà le linee strategiche ed operative dell’operazione.
La terza anima è quella del mercato non alimentare che sorgerà in piazza della Rupe, dove verranno allestiti spazi in grado di ospitare gli operatori non alimentari che ora occupano la terrazza del Mercato, prevedendo anche la possibilità di garantire uno sbocco ulteriore a tutto l’artigianato umbro che, da sempre, contraddistingue la Regione come polo di eccellenza.
Non tre aspetti slegati tra loro, comunque, ma “un unico mercato, dove le tre anime troveranno un modo completamente nuovo di dialogare tra loro e con il consumatore”. Un Mercato coperto che risponde nel suo insieme a quello che Fioroni ha definito “un obbligo morale di Perugia di fungere da vetrina del territorio umbro e dei suoi prodotti”.
La prima fase, però, sarà necessariamente quella del recupero filologico di un edificio storico (sorto negli anni trenta) che si caratterizza per elevata qualità estetica ed architettonica di materiali e soluzioni costruttive. Questo, anche per rendere l’operazione più attrattiva per il soggetto gestore, che dovrà occuparsi dei soli adattamenti necessari alla tipologia di offerta commerciale.
I lavori, come ha spiegato l’architetto Enrico Antinoro, cominceranno a inizio 2016 e costeranno complessivamente 6,3 milioni, sei per l’ edificio e 300 mila per la piazza della Rupe.
Di questi, cinque sono finanziamenti regionali, e 1,3 milioni della Cassa di Risparmio di Perugia. Recupero filologico si intende il ripristino della struttura originaria del 1933, il cui interno molti perugini non hanno mai visto, con il massimo scrupolo nel restauro di facciata, infissi, copertura, solai, etc. Immutata come spazi ma riqualificata, l’ area riservata a parcheggio. Quanto al mercato sulla piazza della Rupe, sarà “una struttura semplice e reversibile” che interagirà funzionalmente con l’ area del terminal del minimetrò e la futura biblioteca degli Arconi.