Perugia, scoppio di Colombella: 5 degli ustionati sono fuori pericolo
PERUGIA – Dieci giorni dopo il terribile scoppio nel garage di una villetta a Colombella, dove rimasero gravemente ustionate sei persone, arrivano le prime buone notizie, per cinque dei pazienti, ricoverati in quattro ospedali diversi. Mentre restano sempre gravi le condizioni della donna trasferita al Niguarda di Milano, ricoverata nel Reparto di Rianimazione, gli altri cinque sono stati sottoposti ad esarectomia, tecnica chirurgica per l’asportazione di tessuto necrotico, che permette in una fase successiva di procedere all’innesto di pelle. Gli ustionati che venivano considerati in gravi condizioni con riserva di prognosi, finalmente respirano autonomamente e le loro condizioni vengono definite soddisfacenti.
Per uno di loro, un uomo di 74 anni ricoverato presso la struttura di Dermatologia del S.Maria della Misericordia potrebbe non essere necessario il trapianto di pelle, e le sue dimissioni sono imminenti; per l’altro paziente curato a Perugia, un uomo di 49 anni, dermatologi e chirurghi plastici procederanno all’intervento ricostruttivo già all’inizio di settimana. È sempre il direttore della Clinica di Dermatologia Prof. Luca Stingeni a mantenere stretti contatti con gli altri ospedali dove gli ustionati più gravi vennero trasferiti dopo essere stati stabilizzati dagli anestesisti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, intervenuti in sala emergenze del Pronto Soccorso prima di essere trasferiti nei centri grandi ustionati di Milano, Cesena e Roma.
“I risultati ottenuti al momento sono davvero incoraggianti rispetto alle iniziali prospettive – fa sapere il Prof. Stingeni tramite l’Ufficio Stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia -: la sinergia messa in atto nella fase di primo soccorso (con l’ausilio del trasporto in elicottero) e la stabilizzazione dei feriti grazie a medici ed infermieri di più discipline , ha rafforzare lo spirito di collaborazione tra gli operatori, ora gratificati dalle confortanti notizie sullo condizioni degli ustionati”.