Perugia, si riunisce “Anima civica”: “Fermiamo il declino della città”

PERUGIA – Circa 130 persone hanno partecipato lunedì 7 aprile ad un incontro pubblico, organizzato dal movimento di cittadini che rientra sotto il nome di Anima Civica, ed ideato per parlare di temi legati a Perugia e al suo futuro “per fornire spunti ad un programma di rilancio della città”.

Nel corso dell’iniziativa, che si è svolta all’Auditorium Santa Cecilia, il primo tema messo al centro è stato quello di “fermare il declino della città”. Da un gruppo di cittadini, di diverse età e percorsi professionali e di vita, è nata l’idea di costruire una visione collettiva, far circolare idee “per una Perugia della cultura e dell’incontro”: nessuna operazione “né di riciclaggio né di restaurazione ma solo di stimolo per la città che deve investire soprattutto in cultura”.

Per ora niente lista, è stato sottolineato, ma subito un “partito della città”, un progetto per il futuro di Perugia da discutere in maniera attiva durante una prima iniziativa pubblica che sarà organizzata il 20 giugno, data simbolo per Perugia.

Per ora c’è un blog (www.animacivica.it), un gruppo di persone che si sono ritrovate su idee comuni e questo primo incontro pubblico con numerosi interventi che si sono alternati durante la serata. Infine, un altro appuntamento imminente da organizzare per le celebrazioni del XX Giungo. Poi si vedrà. “Se tutto questo alla fine del percorso iniziato si trasformerà in movimento civico e lista lo decideremo insieme” è stato affermato: “Questo è l’obiettivo, non c’è nessuna dietrologia, c’è solo il bisogno che circolino delle idee perché abbiamo radici e vogliamo guardare al futuro della città”.

L’appello con cui gli organizzatori hanno invitato la cittadinanza all’incontro è il frutto di vari incontri fra alcune persone, cittadini di Perugia, che hanno valori comuni ed esperienze differenti e che non vogliono rassegnarsi al declino che oggi contraddistingue la città.

“Abbiamo deciso di reagire cercando di indicare alcuni punti su cui cominciare a discutere per ridare a Perugia il ruolo che le spetta” hanno spiegato per poi aggiungere: “Non abbiamo ambizioni personali, non siamo ragazzi,  ma guardiamo avanti e l’unica ambizione è di contribuire alla cultura politica della città, partecipando alla formazione di una nuova classe dirigente. Non siamo un partito né rappresentiamo qualcuno, siamo solo cittadini di Perugia, e non ci dimettiamo da questa condizione, né ora né in futuro, perché i nostri valori coincidono con quelli della identità profonda di Perugia. Non siamo interessati a diventare un partito e ancor meno una “parte” di un partito ma crediamo nella costruzione del partito della citta: e soprattutto nella sua unità”.

“Intendiamo il nostro impegno – hanno proseguito – come un dovere civico, come un non rassegnarsi alla mancanza di qualità e di spessore alla assenza di una visione generale che abbia come fine il progresso della nostra comunità. È evidente che la vostra risposta dimostra che c’è un sentire diffuso in città che ha alla base i valori della laicità, della crescita sociale diffusa, dell’impegno solidale, del rapporto tra istituzioni e cittadini. Per decenni questa visione della comunità perugina è stata il cemento della sua crescita culturale e civica e un punto di riferimento per l’Umbria. Questa identità profonda fra città e cultura civica adesso quasi del tutto perduta”.

“Vogliamo fissare già alcune coordinate non entrando nel merito della elaborazione di proposte concrete. Il primo obbiettivo è quello di motivare la parte migliore di Perugia ad un impegno essenziale per il futuro della nostra comunità. Siamo perciò qui non per fare una lista di lamentazioni: tutti sappiamo ciò che non va senza ripetercelo addosso fra noi, e neppure per cercare qualcuno che ha sbagliato quanto invece, se possibile, costruire il primo contributo per un futuro comune che ha alla base valori condivisi e restituire a Perugia il suo ruolo di moderna città europea.  Un lavoro a cui chiamiamo tutto il territorio della città, nessuno escluso”.

“Siamo convinti che bisogna partire dalla qualificazione dei progetti di rigenerazione urbana, da un nuovo modello di sviluppo che dia prospettive di lavoro ai nostri giovani, individuando la cultura né come semplice rivendicazione della peruginità vuota e senza radici o solo esaltazione estetica, ma invece come valore fondante della identità della città e come componente attiva della sua economia ponendo la conoscenza come base del governo della stessa”.

“Partiamo stasera per arrivare alla prossima fondamentale data il 20 giugno qui, sempre in questo spazio. Questa è per noi la data simbolica della identità collettiva di Perugia: di ieri, di oggi e vorremmo anche di domani. Siamo convinti che senza storia non c’è futuro ma non possiamo permettere che la storia tenga in ostaggio il futuro. Proponiamo quindi che in tale data si tenga una prima concreta, partecipata convenzione per la costruzione di un programma per la città. A partire da stasera il gruppo dei promotori della iniziativa si allargherà ad altri per costituire il comitato che avrà come unico obbiettivo la preparazione della giornata del 20 giugno. Il blog “anima civica”, già attivo, sarà il contenitore dei contributi programmatici che auspichiamo numerosi per aprire una vera dialettica delle idee di cui la città ha un bisogno urgente”.

“Ribadiamo che la nostra generazione per il vissuto, e per il senso politico e civico che ha maturato, non ha alcuna ambizione elettorale, vogliamo solo contribuire a ripristinare un sinergico rapporto fra le generazioni. La nostra porta è aperta a tutti ma è chiusa a giochi di potere e a chi pensa superficialmente di usare questo nostro impegno come veicolo per ambizioni personali. Noi continueremo a fare quello che moltissimi perugini hanno fatto per tanto tempo, orgogliosi di farlo: essere  tutti, chiunque, amministratori nel vivere pienamente la nostra  città, ogni giorno, per essere sempre protagonisti del futuro di Perugia. Tutti noi insieme”.

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