Perugia, stalker perseguita l’ex compagna a Fontivegge: arrestato
PERUGIA – Stalker arrestato questa notte a Fontivegge. Un equipaggio delle volanti è intervenuto a Fontivegge perché era stata segnalata la presenza dell’ex compagno di una 32enne, sudamericana, che di recente più volte si era rivolta alla Polizia per la presenza molesta dell’uomo; peraltro la donna già la mattina antecedente aveva formalizzato un grave tentativo di aggressione. L’uomo veniva trovato proprio di fronte alla porta di casa della sua vittima; veniva accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso. Gli agenti riuscivano, in poco tempo, a ricostruire la dinamica dei fatti accaduti.
In serata la donna, mentre si trovava a casa, udiva suonare all’improvviso il citofono; rendendosi conto che sotto vi era il suo ex, spaventata e temendo seriamente per la sua incolumità personale, decideva di non rispondere, nella speranza che lo stesso si allontanasse. Invece, dopo mezz’ora, udiva suonare nuovamente il campanello e, nel contempo, sentiva il suo ex che con tono aggressivo e minaccioso gridava di lasciarlo entrare. A quel punto, l’uomo iniziava a prendere ripetutamente a calci la porta fuori di sé, pretendendo, con tono minaccioso di parlare con lei.
Inutile l’intervento di un vicino di casa che gli intimava di allontanarsi subito o avrebbe chiamato il 113. L’uomo, già la mattina era stato indagato per i medesimi fatti perché rintracciato in piazza Vittorio Veneto in possesso di un coltello celato all’interno della manica della felpa. In questo caso aveva costretto la donna a seguirlo fino al bar della stazione ferroviaria e lei, approfittando di un momento di distrazione, era riuscita a scappare e chiedere l’intervento della Polizia. Dai fatti accaduti è palese che l’uomo, non accettando la fine della relazione, ha assunto degli atteggiamenti sempre più aggressivi e pericolosi nei confronti della donna. Considerata la pericolosità della sua condotta, visti anche i suoi precedenti di polizia, il tunisino veniva tratto in arresto per il reato di atti persecutori ( ART. 612 BIS c.p.) ed associato al carcere di Capanne a disposizione della A.G. .