Piccolo Carro, Anac alla Regione: “Serlupini in possibile conflitto di interessi”
Maria Pia Serlupini, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, sarebbe stata in conflitto d’interesse rapportandosi con la cooperativa che gestisce la comunità per minori disagiati “Piccolo Carro” in quanto il figlio è socio della stessa. A dirlo è l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, attivata a riguardo dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari, che ora chiede le dimissioni della Serlupini.
“L’Autorità nazionale anticorruzione – spiega in una nota Carbonari – ha accertato il conflitto d’interesse della garante regionale regionale per l’infanzia e l’adolescenza Maria Pia Serlupini. L’Assemblea legislativa proceda a dichiararne la decadenza come prevede la legge. Riteniamo opportune le dimissioni della stessa per rispetto ai cittadini e al ruolo che riveste”.
“L’Anac, sollecitata dalle segnalazioni del M5S, ha messo nero su bianco – spiega Carbonari – il conflitto di interesse della garante relativamente alla vicenda della cooperativa ‘Il Piccolo Carro’, il cui figlio adottivo risulta tra i soci della cooperativa stessa. Con una nota inviata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione della Regione Umbria e firmata da Raffaele Cantone, l’Anac rileva anche che la stessa Garante ‘sembrerebbe aver taciuto tale circostanza non provvedendo a comunicare la sussistenza del conflitto di interesse al Responsabile della Prevenzione della Corruzione’. Nella nota dell’Anac si legge che ‘il Consiglio dell’Autorità ha deliberato di comunicare al Responsabile della Prevenzione della Corruzione della Regione Umbria l’accertata violazione per le opportune valutazioni’. La nota dell’Anac – sottolinea – smentisce clamorosamente alcune dichiarazioni della presidente Marini rese in Terza Commissione consiliare, in cui affermò che a vedere tale conflitto di interesse era solo il M5S”.
“In questi casi – prosegue Carbonari – l’articolo 365 comma 4 del Testo unico in materia di Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria prevede che ‘il Presidente dell’Assemblea legislativa, qualora accerti una delle cause di incompatibilità di cui all’articolo 362, sentito l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea medesima, invita l’interessato a rimuovere tale causa entro quindici giorni e, se questi non ottempera all’invito, lo dichiara decaduto dall’incarico dandone immediata comunicazione all’Assemblea legislativa la quale provvede, con le modalità di cui all’articolo 361, alla designazione di un nuovo Garante entro e non oltre novanta giorni’. In attesa che l’Assemblea legislativa proceda a dichiararne la decadenza come prevede la legge, riteniamo opportune le dimissioni della stessa per rispetto ai cittadini e al ruolo che riveste”.