Politica, la presidente Marini al Congresso del PSE: “I progressisti al fianco di Timmermans”
PERUGIA – “Le città e le regioni progressiste d’Europa sono al fianco di Frans Timmermans in questa campagna per le elezioni europee. Vogliamo aiutare a vincere e siamo a disposizione, per convincere i nostri cittadini del bisogno di un’Europa democratica, più forte e coesa, e che la famiglia socialista è la migliore scelta per loro perché noi possiamo fare la differenza nelle loro vite con le nostre idee”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta a Lisbona, al Congresso del Partito Socialista Europeo che ha formalizzato la candidatura di Timmermans, attuale vice presidente, a presidente della Commissione, alle prossime elezioni europee.
La presidente Marini, che è anche presidente del gruppo PSE in seno al Comitato delle Regioni e delle Città europee, ha affermato che “sappiamo bene che la crisi economica e finanziaria e le devastanti politiche di austerità hanno prodotto una situazione devastante, diminuendo gli investimenti in Europa, aumentando i tassi di disoccupazione nei nostri paesi, in particolar modo quella giovanile, soprattutto nelle nostre città e regioni. Questo – secondo Marini – ha portato ad una crisi di legittimità della politica in tutti i nostri Paesi”.
“Come rappresentanti progressisti a livello locale e regionale – ha aggiunto la presidente – abbiamo fatto la differenza, lavorando per promuovere la solidarietà, l’uguaglianza e la crescita sostenibile nelle nostre città e regioni, contro i conservatori e le destre. Vogliamo un’applicazione più flessibile del Patto di stabilità e crescita per promuovere gli investimenti pubblici. Vogliamo che il budget europeo post 2020 renda la politica di coesione più forte, efficace e visibile, a sostegno di tutte le regioni d’Europa, perché costituisce il volto più visibile e positivo dell’Europa nelle nostre città e regioni”.
“Le città e le regioni sono in prima linea sulla questione della migrazione. Noi chiediamo una politica europea della migrazione che sia davvero comune, che offra canali di migrazione sicuri e legali, una politica di asilo comune e la redistribuzione dei richiedenti asilo in tutti gli stati europei. Non possiamo lasciare da soli i sindaci e le città – ha concluso Marini – di fronte al problema della migrazione”.