Province, parole d’ordine: risorse per la spesa corrente e per investimenti, cancellazione del blocco assunzioni
TERNI – Risorse per la spesa corrente e per gli investimenti e cancellazione del blocco delle assunzioni. Sono i tre obiettivi raggiunti dalle Province italiane in virtù dell’approvazione dei fondi pluriennali da parte della Camera. Il presidente dell’Upi nazionale, Achille Variati, nella lettera di inizio anno inviata ai presidenti delle Province italiane sottolinea l’importanza delle misure assunte dal Parlamento e rende noto il quadro puntuale dei fondi a disposizione.
Le disponibilità – Tra risorse previste nella legge di bilancio, risorse già stanziate, annullamento dei tagli e spesa corrente per funzioni fondamentali assegnate alle 76 Province delle Regioni a statuto ordinario ci sono 717 milioni per il 2018 e 712 sia per il 2019 che per il 2020.
A queste risorse vanno aggiunti i fondi ottenuti per sostenere il rientro delle Province in dissesto e pre-dissesto indotto: 30 milioni annui per tre anni (2018, 2019, 2020) destinati agli enti in dissesto o che abbiano deliberato o presentato o conseguito l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale al 30 novembre 2017. “Queste due misure di carattere finanziario – dichiara Variati – non solo sono essenziali per dare respiro ai nostri bilanci, ma sono importanti anche dal punto di vista politico, perché sono l’attestazione, dopo tre anni di duro confronto portato avanti da noi sempre con dati alla mano e dossier inappuntabili, che la manovra del 2015 era sbagliata”.
Gli investimenti – Importanti sono le risorse per gli investimenti, che rappresentano una assoluta novità: fino ad oggi mai alle Province era stato assegnato un Fondo che finanzia programmi straordinari di manutenzione della rete viaria provinciale (e delle Città metropolitane). La legge di bilancio stanzia per questo fondo 1 miliardo 620 milioni per un piano di investimenti complessivo della durata di 6 anni, così ripartiti: 120 milioni per il 2018 e 300 milioni ogni anno dal 2019 al 2023. A queste risorse si aggiungono i finanziamenti per l’edilizia scolastica, frutto dell’accordo con Governo, Regioni e Comuni, che ha permesso di ottenere la riserva per le scuole superiori di almeno il 30 per cento del totale a disposizione del fondo nazionale per il 2018–2020 che ammonta a 1,4 miliardi circa.
Lo sblocco delle assunzioni di personale – La manovra cancella l’assurdo blocco imposto nel 2015 permettendo di nuovo alle Province autonomia organizzativa. Si potrà assumere di nuovo personale tecnico e amministrativo indispensabile, sulla base di piani di riassetto organizzativo finalizzati a garantire l’esercizio delle funzioni fondamentali. Lo sblocco delle assunzioni è previsto per il personale a tempo indeterminato, in modo differenziato a seconda delle condizioni effettive di sostenibilità finanziaria degli enti: per gli enti che hanno un’incidenza della spesa di personale sulle entrate correnti inferiore al 20% è consentito un turnover del 100% rispetto alla spesa del personale cessato negli ultimi tre anni; per gli enti che hanno un’incidenza superiore al 20% il turnover è limitato al 25% della spesa del personale cessato. Lo sblocco delle assunzioni è esteso anche al personale a tempo determinato, nel limite del 25% della spesa sostenuta per i rapporti di lavoro flessibile nell’anno 2009. In tale contesto rientra anche la possibilità di proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato in scadenza.
“Questo nuovo quadro di opportunità, che dovrà essere affrontato non in maniera estemporanea ma attraverso un piano di riassetto organizzativo organico e funzionale – osserva ancora Variati – ci permetterà non solo di qualificarci per quanto riguarda la progettazione e gli investimenti, ma 4 soprattutto riguardo alle nuove funzioni a servizio dei Comuni, a partire dalla Stazione Unica Appaltante”.
Il presidente Upi conclude la lettera ricordando che “la Provincia non è più un tabù della politica. Questo ci apre uno scenario nuovo per il 2018, pieno di sfide che dovremo affrontare. A noi sarà chiesto più che ad altri piena trasparenza e utilizzo mirato di ogni misura ottenuta e dovremo dimostrare, ancora una volta, che le risorse assegnate alle Province non sono sprechi; che le assunzioni saranno fatte solo per assicurare servizi alle comunità; che siamo in grado di avviare un’opera di progettazione di investimenti sia sulle strade che sulle scuole, tale da potere usare a pieno e al meglio nei prossimi anni tutti i fondi a disposizione, e anzi, di poterne a ragione chiedere di nuovi ai prossimi Governo e Parlamento.
Dovremo tornare a parlare con le forze economiche e sociali, chiamando al confronto i rappresentanti degli industriali, dei costruttori, dei sindacati, per far comprendere che dalla nostra riacquisita autonomia finanziaria e organizzativa e dalla ripresa degli investimenti trarranno pieno vantaggio le comunità e non le Province in quanto amministrazioni; che a giovarne saranno i servizi per i cittadini e per le imprese. Dovremo avviare una interlocuzione immediata con i partiti politici, perché ritengo che nella prossima campagna elettorale il tema delle Province dovrà essere affrontato e si dovranno verificare quali posizioni le forze politiche intendono prendere per il futuro di queste istituzioni.
Per questo, anche grazie al lavoro dei due Vicepresidenti, Carlo Riva Vercellotti e Marco Filippeschi, abbiamo costruito una Piattaforma Istituzionale, cui tutti Voi avete contribuito, che contiene proposte per la prossima legislatura. Con il nuovo anno sarà necessario mettere in campo un primo incontro, nel quale gettare insieme le basi di un calendario di eventi, sia pubblici che riservati, nei quali portare avanti le nostre posizioni con la determinazione e l’autorevolezza che ormai ci sono unanimemente riconosciuti. Posizione che siamo riusciti a riconquistarci perché siamo stati capaci di portare avanti sempre in maniera unitaria e compatta le posizioni di Upi: un tratto che ha caratterizzato questi tre anni di lavoro insieme e che ci ha dato forza. Colgo l’occasione per augurarVi di passare serene Festività, un augurio che Vi prego di estendere anche a tutti i vostri dipendenti. Grazie ancora per la Vostra preziosa collaborazione e per la vicinanza che non mancate mai di mostrare alla nostra associazione”.