Province: Regioni e Upi chiedono interventi urgenti a governo e Parlamento
TERNI – La situazione di difficoltà economico-finanziaria delle Province e delle Città metropolitane è stata sottolineata oggi dalla Conferenza delle Regioni che ha chiesto a governo e Parlamento l’assunzione di specifici provvedimenti. Massimo Garavaglia, coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni nel corso di un’audizione sul tema “finanza delle Province e delle Città metropolitane” alla Commissione parlamentare sull’attuazione del federalismo fiscale ha sottolineato che “tramontata l’ipotesi del superamento definitivo delle Province, a seguito dell’esito del referendum sulla riforma costituzionale, non si può pensare di abbandonare a sé stessi enti che hanno dignità e copertura costituzionale e che rischiano diversamente di andare incontro al dissesto nel corso del 2017. Per questo motivo la Conferenza delle Regioni, in una prospettiva di leale collaborazione istituzionale, cercherà di promuovere iniziative per migliorare il percorso attuativo della Legge Delrio”, ha sottolineato Garavaglia depositando un dossier sui tagli imposti alla spesa corrente di 1 miliardo per il 2015, 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi a decorrere dal 2017.
Sulla situazione delle Province interviene anche il presidente Upi nazionale Achille Variati il quale ricorda che “da più di due settimane gli uomini delle Province in tutta Italia lavorano ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, in condizioni proibitive, per cercare di mettere in sicurezza le nostre strade. Il centro Italia è il cuore della tragedia: lì i nostri operatori lavorano senza sosta, affiancando gli uomini della protezione civile, per cercare di risolvere quante più emergenze possibili. A loro va il nostro plauso e tutto il nostro sostegno. Spiace dover ricordare che avevamo avvertito con un anno d’anticipo governo e Parlamento che tagliare oltre ogni misura i bilanci delle Province avrebbe messo in crisi servizi essenziali, come appunto lo spazzamento neve”.