Recupero dei beni culturali: i Vigili del fuoco di Terni all’opera a Frascaro di Norcia [FOTO]
NORCIA – A Frascaro, la piccola frazione del comune di Norcia colpita pesantemente dagli eventi sismici del 2016, i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Terni stanno per terminare le operazioni di recupero dei beni culturali dalle macerie della chiesa di Sant’Antonio Abate. In questi giorni è stata recuperata l’acquasantiera in pietra, frammenti di statue lignee e tele presenti all’interno della chiesa nonché le pietre del portale, lavoro egregio di uno scarpellino lombardo operante nella metà del Cinquecento.
Le opere estratte stamani dalla chiesa crollata verranno trasferite nel deposito di Santo Chiodo di Spoleto, individuato sin da subito come ‘scrigno’ di tutta l’arte della Valnerina ferita dal sisma.
Si tratta di piccoli tasselli che costituiscono in ogni caso l’identità devozionale e storica della comunità che si è riunita nell’associazione no profit “Per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia”, sorta dopo gli eventi sismici con l’obiettivo di valorizzare il territorio di Frascaro e ricostruire ciò che il terremoto ha distrutto, in particolare le chiese di Sant’Antonio Abate e della Cona. L’associazione oltre ad organizzare eventi sta lavorando per realizzare una pubblicazione per raccontare la storia di Frascaro e delle sue chiese.
Per contribuire all’interessante progetto è possibile inviare le proprie memorie di famiglia (fotografie e/o documenti) all’indirizzo email: sentierofrascaro@gmail.
A Frascaro, i Vigili del Fuoco – insieme all’esercito italiano e ai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio di Perugia – sotto la supervisione della competente sovrintendenza nei primi mesi del 2017 avevano recuperato la statua cinquecentesca della Madonna con in braccio il Bambino e una tela raffigurante alcuni Santi risalente al XVII secolo. Le operazioni di recupero erano state poi sospese e solo in questi giorni, grazie al paziente lavoro dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Terni è stato possibile portare a termine il recupero di ciò che è rimasto di una delle più ricche chiese della Valnerina, esempio minore di architettura gotica influenzata dalle forme della basilica francescana di Assisi.