Regionali 2015, è Laura Alunni la candidata alla presidenza per il Movimento 5 stelle, scoppia il caso D’Amone
Il Movimento 5 stelle ha scelto il candidato alla presidenza della Regione. È la perugina Laura Alunni che ha riportato 268 voti, 19 in più dello spoletino Claudio Petricolo. Le urne on line sono rimaste aperte dalle 10 alle 19. Hanno votato gli iscritti certificati al Movimento 5 stelle della regione. In totale 904 militanti. Erano in corsa sei candidati che, tra i 21 candidati consiglieri, selezionati dopo il primo turno delle cosiddette “regionalie”, avevano dato la loro disponibilità per la presidenza.
Laura Alunni, la più votata al primo turno, l’ha spuntata anche al secondo distaccando Claudio Patricolo, perito elettrotecnico di Spoleto che si è piazzato dietro di lei con 249 voti e il ternano, Andrea Liberati ternano già vicepresidente di Italia Nostra che si ferma a 196 voti.
Hanno ottenuto voti anche Cristiano Baldoncini da Passignano 85, il trevano Luca Busciantella Ricci 58, Maria Grazia Carbonari 36 e Giovanna Cecere 12.
Ma l’appuntamento di oggi si è caratterizzato per il caso di Maria Luigia D’Amone di Magione, dipendente dell’Azienda ospedaliera di Perugia, votata e poi esclusa dalla corsa. Il motivo? Non è stato “digerito” il video di presentazione della sua candidatura nel quale chiede maggiore dialogo nella gestione del Movimento. E’ lei stessa a spiegare i dattagli.
“Mi candido con un video che è una provocazione, in piena dissidenza con le modalità poco partecipative dei Beppe Grillo. Il video spiega bene il mio punto di vista. Il video non denigra il M5s, offre invece una via di uscita. Ridiscutere, PARTECIPARE. Il M5s nasce con il “non statuto”, nel 2013 alle politiche è necessario reistrare il logo e darsi un vero statuto. Nasce l’associazione Movimento 5 stelle il cui presidente è Beppe Grillo. Oggi chi dirige il “partito” è la forma associativa conferita da costui al movimento in piena contraddizione al non statuto. Aver eliminato dalla lista un’attivista storico per aver usato un metodo “grillino” è un’azione ignobile ma anche illegittima e antidemocratica. Però mi votano e passo il primo turno. Beneeeee, io penso, siamo ancora in un contesto democratico…si può dissentire”.
Il video non è stato “digerito” dal M5s che ieri ha inviato una mail alla candidata nella quale si dice che “abbiamo ricevuto il video da Lei caricato per le elezioni Regionali, in conseguenza alla sua NON candidatura, procediamo a rimuoverLa dalla lista dei candidati per l’Umbria”. Maria Luigia D’Amone ha chiesto di essere rimessa in lista ma non è arrivata risposta.
Intanto è dura la reazione sul suo profilo Facebook: “Un caso unico in Italia di esclusione dalla lista dopo il voto – scrive Maria Luigia D’Amone – Grillo ha paura che in Umbria possano vincere e crescere le posizioni di critica nel Movimento e mi taglia fuori…. un sistema di polizia e pulizia etnica…che taglia fuori anche li elettori che mi hanno dato il voto”.