Regionali 2015, Leonelli: “Sarà la direzione Pd a discutere i criteri di selezione delle candidature”
PERUGIA – “Se ieri avessimo usato aggettivi come ‘adeguato’, ‘significativo’ accanto a ‘rinnovamento’, o avessimo proposto tout court la conferma di Catiuscia Marini, avremmo chiuso l’assemblea alle 18.30 con un voto a larghissima maggioranza. Invece abbiamo scelto di spingere su un rinnovamento profondo e sostanziale della squadra, prevedendo che almeno il 70% dei candidati sia rinnovato rispetto al precedente mandato e un rinnovamento completo dell’eventuale delegazione di giunta, e non ci siamo voluti blindare rispetto al tema delle primarie”.
Così Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd Umbria, questa mattina in conferenza stampa all’indomani dell’assemblea regionale dei democratici convocata a conclusione del percorso di partecipazione nel partito e tra i circoli relativamente al miglior percorso verso le regionali 2015 e alla disponibilità alla ricandidatura della presidente uscente Catiuscia Marini.
“Preso atto della sintesi complessa e articolata del dibattito politico e pubblico”, l’assemblea regionale del Partito Democratico ha approvato a larghissima maggioranza due ordini del giorno, presentati dalla segreteria regionale, che di fatto individuano nella figura di Catiuscia Marini la migliore candidatura a Presidente della Regione dell’Umbria per il mandato 2015-2020, senza “blindare il Pd rispetto al tema delle primarie”, come, ad esempio, sta facendo la Toscana rispetto al secondo mandato del presidente Rossi. “E’ evidente – però – che non basta agitare il tema delle primarie per intrecciare la necessità di innovare. E’ sano volere aprire il partito, ma è altrettanto sano rispettare le regole, che dicono che per attivare le primarie serve un candidato con un progetto”.
“Abbiamo voluto insistere sul tema del rinnovamento – ha sottolineato Leonelli – perché è quello che ci chiedono gli elettori e i risultati delle amministrative parlano chiaramente”. Ora “servono, per essere conseguenti, contenuti e interpreti nuovi – ancora il segretario – e la consapevolezza che il Pd è l’unico interlocutore politico della società. Non rappresentiamo più l’alternativa ma la nostra credibilità si valuterà in base al progetto che sapremo portare all’attenzione dell’opinione pubblica. Dobbiamo essere in grado di raccogliere la sfida, capire che una fase storica si è chiusa e che l’innovazione non significa che il passato è male, ma che il futuro arriva e noi siamo pronti”. “Siamo stati per altro molto soddisfatti – ancora Leonelli – della piena condivisione della linea espressa dalla segreteria regionale da parte del vicesegretario nazionale Guerini”.
Con i documenti votati ieri, l’assemblea regionale si impegna, allora, “a presentare una lista alle prossime elezioni regionali dove almeno il 70% di candidate e candidati sia rinnovato rispetto al mandato 2010-2015, fermo restando che tale principio è rimesso alle valutazioni che dovrà fare la Direzione regionale, valutando qualità, coerenza, rappresentatività territoriale delle candidature e tenuto conto delle prerogative di cui all’art. 21 commi 7,8, 9 dello statuto”. Che significa che sarà la Direzione a discutere i criteri di selezione delle candidature in base ai principi di qualità, rappresentatività e coerenza citati.
E poi, l’assemblea “si impegna a presentare entro la fine dell’anno 2014 una proposta programmatica coerente con quanto sopra esposto e a farla vincolante per il futuro mandato”. “Gli ordini del giorno presentati ieri – ha spiegato Leonelli – rappresentano una cornice programmatica importante. Si parla di razionalizzazione delle partecipate, di sanità, di riduzione dei premi e di turn over dei dirigenti della pubblica amministrazione. Dobbiamo giocare una campagna in attacco con il coraggio di mettere in discussione noi stessi e l’orgoglio di dire quello che siamo consapevoli di aver fatto bene”.
L’assemblea di ieri è stata preceduta da un percorso di forte partecipazione dei circoli territoriali del Partito Democratico. “Siamo consapevoli – ha detto il segretario Leonelli – che il passaggio che abbiamo appena concluso non è esauriente, ma dobbiamo invertire la tendenza relativamente alla partecipazione dei circoli”. Per il responsabile organizzazione Matteo Burico, che si è occupato di accompagnare la fase di partecipazione, “abbiamo costruito la base di un percorso”. Buona la prima, con i territori che hanno partecipato “parlando un linguaggio comune” e marcando un’adesione quasi unanime alla ricandidatura della presidente.
Il Pd Umbria sarà ora impegnato a definire un programma innovativo per l’Umbria, a partire dai contenuti dei documenti approvati ieri in assemblea. E “solo sulla base di un progetto si discuterà di coalizioni”. Ultima pratica sarà quella relativa alle liste.