Regione, arriva in Prima commissione il Rendiconto 2015. La presidente Marini: “Meno spese e gestione corretta”

PERUGIA – Ha iniziato il suo cammino a Palazzo Cesaroni il “Rendiconto generale dell’amministrazione della Regione Umbria per l’esercizio finanziario 2015”. Stamattina si è tenuta infatti l’illustrazione del documento che chiude il ciclo della programmazione finanziaria dell’Ente, illustrato dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, di fronte ai membri della Prima commissione, presieduta dal consigliere regionale Andrea Smacchi. La presidente ha evidenziato la bontà dei risultati raggiunti dall’Umbria, una delle prime regioni a portare l’atto in Consiglio regionale.

Preso atto della diminuzione dei trasferimenti alla Regione, la Marini ha illustrato le modalità con le quali questi minori trasferimenti sono stati gestiti, a partire dalla razionalizzazione strutturale delle spese. Sono stati azzerati i capitoli legati ai convegni e alla rappresentanza, dimezzate le spese per missione. Il Rendiconto 2015 trarrà benefici strutturali anche sulla riduzione del personale, passato da 1.093 dipendenti a 101 nel 2015 anche grazie all’applicazione della Prefornero.  Azioni importanti sono state fatte sulla razionalizzazione del patrimonio con la dismissione del magazzino di Solomeo e di Palazzo Fioroni, portando risparmi strutturali per quasi un milione di euro.

Ridotti i componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali di enti ed agenzie regionali, ridotti compensi, gettoni e retribuzioni corrisposte ad organi ed organismi di enti e agenzie regionali e società partecipate. Ridotte le spese per autoparco, personale, costi della politica. Il costo complessivo del Gabinetto della presidente si è ridotto della metà rispetto al 2010 e il costo delle unità che vi operano e già dipendono dalla Regione va scorporato dalla spesa complessiva. “La scelta delle figure da inserire nelle strutture supporto – ha detto la Marini – alla presidente come ai gruppi consiliari, deve necessariamente essere libera e fiduciaria”.  Per il terzo anno consecutivo l’Umbria è risultata tra le 3 Regioni benchmark ai fini della definizione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario, in base a requisiti di verifica erogazione dei livelli essenziali di assistenza (nei quali il nostro posto in classifica varia solo perché altre Regioni hanno cominciato ora ad applicarli, mentre prima neppure lo facevano) e rispetto dell’equilibrio economico finanziario. L’attività di recupero dell’evasione fiscale ha dato risultati importanti (40milioni) e la Regione non ha ma mai fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria. La gestione finanziaria dell’esercizio 2015 oltre a rispettare gli equilibri generali di bilancio è stata anche ispirata al principio della prudenza consentendo accantonamenti, a garanzia della solidità del bilancio, per circa 21 milioni di euro. Infine l’Umbria ha sempre rispettato i limiti e vincoli di finanza pubblica (Pareggio di bilancio) cedendo spazi per 20,8 milioni a Province e Comuni.

 

 

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