Regione, Brega eletto presidente della Seconda commissione
PERUGIA – Eros Brega è il nuovo presidente della Seconda commissione del Consiglio regionale dell’Umbria. L’organo ha deleghe che riguardano le politiche agricole e agro-alimentari, la programmazione forestale e politiche per lo sviluppo della montagna, l’artigianato e cooperazione, l’energia, il commercio, e il turismo, il governo del territorio, la protezione civile, l’urbanistica, la valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici, le aree protette, le infrastrutture e trasporti, la difesa del suolo, il ciclo idrico integrato, le cave, le miniere e le acque minerali, le opere pubbliche e infrastrutture tecnologiche e la mobilità.
L’elezione è avvenuta questa mattina, nella seduta convocata dalla presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi per sostituire Giuseppe Biancarelli, uscito da Palazzo Cesaroni dopo la sentenza del Consiglio di stato. Per Brega i cinque voti della maggioranza, due sono andati a Emanuele Fiorini, candidato dal centrodestra e confermato vicepresidente. Un voto è stato di scheda bianca. “Ringrazio i consiglieri per la fiducia – ha detto Brega appena eletto – non devo insegnare a nessuno come si fa il consigliere regionale ma la mia idea è quella di condividere con voi il governo della commissione”. L’idea è quella di alternare l’analisi di atti legislativi e atti politici, per consentire a tutti anche una maggiore preparazione e un maggior dibattito. L’idea di Brega sul fronte economia e lavoro è anche quella di riattivare la “Conferenza regionale dell’economia e del lavoro”, da convocare a Terni, con la Seconda commissione come riferimento. Da tutti i consiglieri un saluto a Biancarelli e un in bocca al lupo a Brega. Andrea Smacchi (Pd) ha sottolineato l’importanza di tornare sul territorio, Marco Squarta (Fdi) ha posto all’attenzione del nuovo presidente la situazione di Otricoli e del sindaco in sciopero a Monteleone di Orvieto. Silvano Rometti (SeR) ha invitato invece i consiglieri a intervenire con iniziative proprie anche laddove si ritenga che la giunta non stia facendo abbastanza. Giacomo Leonelli (Pd) ha invitato tutti alla concretezza, occupandosi di temi senza pensare alla visibilità. Andrea Liberati (M5S) ha stigmatizzato “l’ipocrisia” degli interventi: “Se dovessimo occuparci concretamente di lavoro dovremmo correre alla Eskigel o alla Supersconti”.