Regione, la Marini presenta il nuovo ddl sulle auto storiche
PERUGIA – Riparte dalla Prima commissione la proposta di legge della Giunta regionale sostituisce il precedente articolo 8 della legge regionale “8/2015” (Disposizione collegate alla manovra di bilancio in materia di entrate e di spese) impugnato dal Governo in quanto ritenuto in contrasto con gli articoli 117 e 119 della Costituzione. Atto che andrà a riguardare la questione del bollo delle auto storiche.
Ad illustrarlo è stata la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha ricordato che fino al 31 dicembre 2014 i veicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico certificati dall’Asi e dalla Fmi ed in Umbria anche dai Centri specializzati, usufruivano dell’esenzione dal bollo auto. Era dovuta soltanto la tassa forfettaria in caso di circolazione, pari ad euro 25,82 per le autovetture e di euro 10,33 per i motoveicoli. La legge di stabilità 2015 ha soppresso questa situazione eliminando ogni beneficio fiscale ai veicoli di età compresa tra i 20 e i 29 anni. Che è stato invece conservato per i veicoli da 30 anni in poi ad esclusione di quelli adibiti ad uso professionale. Per porre rimedio all’intervento dello Stato, la Regione Umbria è intervenuta riducendo il bollo auto con decorrenza 1 gennaio 2016 per i veicoli ultraventennali storici del 10 per cento. L’impugnativa – è stato rimarcato – precisa che la tassa automobilistica è un tributo derivato istituito e regolato da legge statale.
Con il nuovo ddl si vogliono reperire le indicazioni statali e si riduce il carico fiscale nella misura consentita dall’ordinamento ai veicoli classificati d’interesse storico o collezionistico con anzianità compresa tra 20 e 29 anni. Il riconoscimento degli stessi è ancorato alla regolamentazione statale stabilita per la circolazione stradale. In questo modo viene data certezza sulle caratteristiche che devono avere i veicoli storici individuando anche le modalità con le quali le stesse caratteristiche devono essere riconosciute attesa la richiesta di iscrizione ai registri storici. Nella valutazione dell’impatto della riduzione del gettito, al 31 dicembre 2014 i veicoli tra 20 e 29 anni erano 82.747 (il 10 per cento dei quali circolanti). Nell’anno 2014 i veicoli tra i 20 e 30 anni che hanno beneficiato dell’esenzione sono stati oltre 9mila per un minore gettito di 1,7 milioni di euro.
Sul punto sono arrivate le barricate del consigliere Claudio Ricci, che ha sottolineato come alcune regioni, tipo la Lombardia, “hanno previsto benefici fiscali per veicoli ventennali in modo retroattivo al 1° gennaio 2015, affrontando il quadro conflittuale legislativo in materia”, ribadendo che “bisogna eliminare il bollo regionale nella sua interezza. Valerio Mancini (Lega Nord) ha evidenziato l’importanza di “salvaguardare l’auto d’epoca e quindi una vasta comunità di collezionisti. Dietro a questo hobby – ha detto – c’è un importante artigianato di qualità e turismo”. Per Silvano Rometti “la Regione ha sempre tenuto conto della spinta che arrivava da questo mondo di auto e moto storiche. È chiaro che oggi non me la sentirei di votare un atto illegittimo. Dobbiamo fare tutto il possibile per agevolare queste situazioni, rimanendo però nella legittimità legislativa”. Il presidente Smacchi, unitamente ai commissari presenti ha deciso di dare mandato agli uffici legislativi di Palazzo Cesaroni di svolgere l’istruttoria dell’atto oltre ad una ricerca su quanto fatto in merito da altre Regioni.