Regione, ok al Piano “Umbria semplice”: più trasparenza nella PA

PERUGIA – Trasparenza, semplificazione e velocità. Sono queste le parole d’ordine del “Piano triennale della semplificazione” approvato dal Consiglio regionale con 14 voti, quelli della maggioranza più quelli di un pezzo di centrodestra (Fi e Ricci Presidente) e 5 astenuti (M5S, Fdi e Lega). Nel dettaglio c’è entrato il presidente della Prima commissione, Andrea Smacchi, che ha illustrato l’atto come relatore di maggioranza. “E’ un piano ambizioso – ha detto – in grado di far fare un passo in avanti alla nostra Regione per rendere la pubblica amministrazione non una zavorra ma un volano per chi vuole vivere, lavorare e investire nella nostra Regione. Il piano prevede cinque linee di indirizzo: innovazione, trasparenza e partecipazione, la riduzione dei costi e lo sblocco delle opportunità per le imprese, superando diversi ostacoli legislativi. Il tutto con un sistema di verifica annuale volto a confermare e migliorare lo stato di attuazione delle riforme. Molti i provvedimenti concreti già da quest’anno. Tra questi la semplificazione dei procedimenti ambientali a carico delle imprese e la semplificazione delle procedure per l’accesso ai fondi europei. Aumenteremo inoltre le sezioni “come fare per” nei siti istituzionali e prevederemo le prenotazioni online di tutti gli esami specialistici del Sistema Sanitario Regionale”.

Dalla consigliera Maria Grazia Carbonari (M5S) “dubbi sul successo dopo il fallimento del precedente.  Questo è un atto importantissimo per il futuro della Regione e per il sempre più incrinato rapporto tra istituzione e i cittadini. Il primo Piano triennale di semplificazione amministrativa 2012-2014 è stato un fallimento su diverse linee perché bellissimi intenti sono rimasti sulla carta per l’assenza di  politica e volontà concreta di digitalizzazione della PA; è mancata la partecipazione, la comunicazione e la collaborazione interistituzionale. Oggi abbiamo un nuovo piano triennale che a parità di struttura amministrativa, di metodi di selezione della governance e di cultura amministrativa dominante, dovrebbe avere successo laddove il piano precedente ha fallito”. Claudio Ricci (Rp) ha espresso il suo giudizio favorevole “per la connessione dei dati che già esistono e per l’idea di fare senza andare nelle istituzioni”. Da Raffaele Nevi (Fi) voto favorevole ma “serve discontinuità rispetto al passato”. Provvedimento positivo anche per Rometti. mentre il vicepresidente Valerio Mancini ha detto che il nuovo piano “certifica il fallimento del precedente”.

“Il piano è una sfida importante per la giunta, un documento di metodo – ha detto l’assessore Bartolini – che richiede un’attenta attuazione, e che  deve essere oggetto di verifica e valutazione. Trarrò linfa dal dibattito che si è sviluppato in Aula per implementare il piano, visto che c’è un idem sentire in tutti gli interventi sul valore positivo della semplificazione. Particolare attenzione verrà messa sul porre indicatori e obiettivi nei confronti della nostra burocrazia, necessità che è stata  messa in evidenza in più di un consigliere. Proprio il 30 aprile è scaduto il bando per l’Organismo interno di valutazione, che ci aiuterà in quest’opera. Il piano costituisce indubbiamente un parametro su cui valutare le performance”.

In coda al provvedimento anche l’ordine del giorno sulla trasparenza del consigliere Leonelli: “L’amministrazione – ha detto Leonelli –  deve essere sempre più  trasparente e partecipata, dove il cittadino è un interprete consapevole dei processi amministrativi. Questo atto ha il sapore di un grande investimento in trasparenza, partecipazione e valutazione. Serve uno step successivo: trasparenza e meritocratziia della Pa legate al versante della premialità. La percezione è che oggi ci sia un binario diverso tra pubblico e privato. Dobbiamo dare una svolta al sistema per aprire uno scenario nuovo: dall’Umbria parta quindi un messaggio non solo di trasparenza ma di un modello per cui la Pa è legata al merito. E la  premialità deve essere basata su criteri certi del merito effettivo, individuando compiti e obiettivi da raggiungere”.

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