Regione, via libera al “reddito di cittadinanza” in salsa umbra
PERUGIA – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato le Misure regionali integrative al Sia, il Sostegno per l’Inclusione attiva. Anche in Umbria arriva dunque il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, che mette sul piatto 16 milioni di euro di fondi regionali comunitari, da aggiungere a quelli nazionali, per un totale di oltre 60 milioni per misure attive e passive. A favore hanno votato tutta la maggioranza, mentre le opposizioni si sono astenute.
Relatore di maggioranza il consigliere Giacomo Leonelli, che ha sottolineato l’importanza del provvedimento che stanzia fondi per misure attive. All’attacco c’è andata la consigliera Carbonari (M5S). “I cittadini continueranno a stare male. La nostra proposta era migliore, ma è stata bocciata. Avreste potuto copiarla perché era misura di buon senso, senza colore politico. Avete invece preferito creare una scatola vuota con poche risorse ad esaurimento. È una misura propagandistica, ennesimo schiaffo ai cittadini sempre più consapevoli della vostra vera natura”. Marco Squarta (Fdi) ha detto che le risorse stanziate sono insufficienti, mentre Silvano Rometti (SeR) ha sottolineato l’incoerenza tra gli incontri e le riunioni delle commissioni, mentre in aula si tengono interventi polemici. Conciliante l’intervento di Claudio Ricci (Rp): “Le misure potrebbero essere definite conformative. In merito alle misure, ogni azione di sostegno allo sviluppo sociale è da guardare con positività. Anche se le risorse non sono sufficienti, qualunque atto e da considerarsi positivo, soprattutto in un momento molto complesso”.
Andrea Smacchi (Pd), che ha seguito da vicino l’iter dell’atto, ha sottolineato la “svolta’ nella lotta alla povertà. Valerio Mancini (Lega) ha invece evidenziato la sua contrarietà al provvedimento così come Andrea Liberati (M5S), secondo cui la maggioranza, per tornare a dimostrare di essere “sinistra” dovrebbe puntare più sul welfare. “Non c’è coerenza tra i toni delle discussioni in commissione e quelli tenuti in quest’Aula – ha detto il vicepresidente della Giunta Fabio Paparelli – il lavoro fatto è particolarmente importante. Abbiamo messo in campo una misura che mette insieme 60 milioni di euro per il prossimi tre anni”. Anche la presidente Catiuscia Marini ha sottolineato l’eccezionalità del momento e la scelta politica importante.