Sacerdote suicida dopo il ricatto: estorsore condannato a 3 anni e 4 mesi, il complice a un anno
Tre anni e 4 mesi per il tentativo di estorsione a danno di don Franco Bucarini. Un anno per il furto della catenina poi venduta al compro-oro. Sono queste le condanne inflitte oggi dal gup, Lidia Brutti, rispettivamente all’estorsore e al complice per il ricatto a don Franco Bucarini, il parroco di Cenerente, morto suicida pochi giorni dopo l’arresto del primo. I due sono stati giudicati con rito abbreviato, mentre per un secondo complice, latitante, il giudice ha disposto il rinvio a giudizio.
I fatti risalgono allo scorso mese di settembre. Don Franco, parroco della chiesa di Capocavallo, aveva sporto denuncia nei confronti di Ion Ciurar, rumeno ventiduenne che, secondo il racconto del parroco, lo avrebbe raggirato accusandolo di aver fruito di sue prestazioni sessuali e pertanto pretendendo, per sms, il pagamento di 4.000 euro in cambio del suo silenzio. In quella circostanza l’estorsore era riuscito a sottrargli una catenina in oro con crocifisso.
Il sacerdote, in concomitanza con l’udienza di convalida del suo ricattatore, si è suicidato. Lo straniero è stato condannato oggi a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
Le indagini però erano proseguite. I carabinieri avevano accertato Ciurar si era avvalso di due complici che lo avevano accompagnato a casa di don Franco e avevano condiviso il ricavato della vendita della catenina.
Si tratta di Andrea Marini, trentatreenne pluripregiudicato perugino,condannato ad 1 anno per il furto della catenina e di Lucian Constentin Grancea,che è latitante.
La famiglia del sacerdote si è costituita parte civile e per lei è stato stabilito che il risarcimento sarà oggetto di un procedimento civile.