Rifiuti, Barelli detta l’agenda su Gesenu: “Ora nuovo Statuto e nuovo management”

PERUGIA – Dopo l’ingresso del gruppo Paoletti in Gesenu, che ha rilevato il 55 per cento delle quote private, per l’azienda dei rifiuti arrivano altre novità come un nuovo management e il cambio dello Statuto. Il tutto con un unico obiettivo: la rimozione dell’interdittiva antimafia. La road map è tracciata dal vicesindaco di Perugia, titolare delle deleghe dell’Ambiente, Urbano Barelli, intervistato dal Corriere dell’Umbria. Barelli rivendica il suo ruolo e quello di Palazzo dei Priori nella difesa dei 480 posti di lavoro, del servizi e della qualità industriale. Un’azione che l’ha spinto anche ad intavolare una trattativa con Cerroni, fino alla vendita.

Barelli ragiona anche di futuri assetti regionali nella gestione dei rifiuti, traguardo che, per forza, dovrà fare i conti proprio con Gesenu. “Se Auri e Regione vogliono andare alla pubblicizzazione noi ci siamo. Comuni e Regione potrebbero rilevare il 55 per cento dei privati”. Il discorso poi si sposta sugli esiti “pratici” dell’inchiesta, come il leggero calo della differenziata: “Nonostante tutto – dice Barelli – il calo è stato minimo e il servizio ha retto. Siamo stati gli unici a ridurre la tariffa del 10 per cento. Abbiamo lanciato la nuova differenziata in centro e proponiamo un patto civico sui rifiuti: meno tariffa ma il cittadino deve differenziare di più”. I segnali però sono “preoccupanti”, come la Perugina che si affida ad Hera: “Stiamo provando a recuperare”.

Nei prossimi obiettivi Barelli vede la “modifica dello statuto per avere un nuovo tipo di rapporti pubblico – privato, con il gruppo Paoletti che ha dato garanzie su questo”.

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