Rifiuti, per Gesenu c’è un nuovo socio privato
PERUGIA – C’è un nuovo socio privato per Gesenu. La notizia rimbalza sulle cronache come indiscrezione ma è avvalorata da fatti e cifre. Manlio Cerroni, che deteneva il 45 per cento e Noto la Diego con il 10, hanno passato la mano al gruppo Paoletti. Si tratta di una realtà umbra che negli ultimi 50 anni si è allargata nel mondo. Non è una nuova conoscenza per Gesenu, con cui collabora in un’Ati che gestisce la differenziata a Fiumicino.
La holding del gruppo è la Socesfin Srl, operante nei settori Primario, Secondario e Terziario. “Tale connotazione multisettoriale – dice la storia della società – è il risultato di un percorso virtuoso fondato sul continuo rafforzamento del proprio konw how aziendale al fine di raggiungere alti livelli di specializzazione e al contempo di ampliare il proprio raggio di azione attraverso operazioni sinergiche, mirate all’ottenimento di un controllo diretto su tutte le fasi della produzione. Il Settore Terziario racchiude in sé le attività che sono all’origine del percorso imprenditoriale del Gruppo Paoletti ovvero quelle relative ai trasporti, alla logistica e alla gestione dei rifiuti. L’attività del Gruppo nasce infatti negli anni ‘60 da una semplice iniziativa individuale di modeste dimensioni e con limitate risorse materiali nel settore dei trasporti. Negli anni, attraverso il serio lavoro profuso, lo spirito di sacrificio e il contributo di validi collaboratori, l’impresa è cresciuta, affermandosi e distinguendosi in tutti i settori della logistica con particolare riguardo al trasporto su gomma, ferroviario e marittimo, sia in ambito nazionale sia in quello internazionale. Per quanto attiene, nello specifico, la gestione dei servizi ambientali, il Gruppo, tramite Paoletti Ecologia, ha acquisito un ruolo di primo piano nel mercato nazionale, fornendo ai propri clienti un servizio a 360° capace di supportare le esigenze aziendali durante l’intero processo che va dall’identificazione del rifiuto fino al suo smaltimento. L’interesse del Gruppo nel Settore Primario è attivo fin dagli anni ‘80 con l’avvio di alcune attività agricole in Umbria, ma l’evoluzione decisiva avviene nel 1993 a seguito dell’estensione dei propri interessi in Argentina, terra particolarmente vocata all’allevamento di bovini ed alle produzioni agricole. Oggi in Argentina le aziende del Gruppo si estendono su una superficie di circa 14.500 ha in cui, avvalendosi di attrezzature tecnologicamente avanzate, allevano circa 12.000 capi di bestiame e producono, tra l’altro, mais, grano e girasole, intervenendo direttamente in tutte le fasi della produzione. L’ingresso nel Settore Industriale avviene nel 1996, quando, a seguito della dismissione della Nuova Solmine da parte dell’ENI, nasce una nuova società, la Solmar S.p.A. di cui Socesfin detiene il 45% del pacchetto azionario. La Solmar S.p.A. è oggi una holding operante a livello internazionale in vari settori, ma il cui core business è rappresentato dalla chimica inorganica di base. Solmar negli anni si è imposta come leader in Italia e nel bacino del Mediterraneo nella produzione di acido solforico, una sostanza che trova largo impiego nei più svariati ambiti industriali. A partire dal 2009, l’impegno del Gruppo si è ulteriormente diversificato grazie all’avvio di una serie di attività nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili e la realizzazione di progetti nel campo eolico, fotovoltaico e da biomasse”.
Servirà ora capire il parere del socio privato, il Comune di Perugia. Poi si potrebbe aprire anche un varco per la revoca dell’interdittiva. La vendita delle quote private erano infatti una precondizione per la revoca del provvedimento antimafia.