Riordino istituzionale, entro dicembre la ripartizione delle competenze delle Province

Un primo passo è stato fatto: Governo e Regioni hanno fatto chiarezza sulla redistribuzione delle competenze fino ad ora esercitate dalle Province di Perugia e Terni. Ieri a Roma, infatti, è stata raggiunta l’intesa che stabilisce i criteri per l’individuazione di beni e risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative per l’esercizio delle funzioni delle vecchie Province. Per fare un esempio (ma l’accordo è più complesso) le nuove Province non si occuperanno più di turismo, sport, cultura che diventeranno di competenza dei Comuni o della Regione stessa. In ogni Regione verrà istituito un osservatorio per la ricognizione delle funzioni e la loro successiva assegnazione. L’osservatorio giocherà un ruolo chiave anche nell’individuazione e nel trasferimento di beni e risorse connessi alle funzioni oggetto del riordino.

L’Umbria sarà un “sorvegliato speciale”, sarà infatti un laboratorio sperimentale dell’attuazione di questo processo con un tavolo che si terrà presso la Scuola di Pubblica amministrazione di Villa Umbra. Entro dicembre la Regione dovrà ripartire le competenze attualmente in capo a Perugia e Terni. I criteri saranno esplicitati nella legge di riordino istituzionale su cui l’Umbria sta già lavorando da tempo e che sarà portata al voto del Consiglio regionale nei prossimi mesi.

Nel frattempo l’Unione delle Province ha reso noto che si è concluso il monitoraggio, insieme ai ministeri dell’Economia e dell’Interno, per verificare l’impatto delle manovre economiche sui bilanci delle Province.  “Le conclusioni che emergono dai dati sono quelle che ci aspettavamo – ha detto il presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci – con una generale situazione di grave sofferenza”.

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