Sanità, l’azienda ospedaliera di Perugia risponde alle accuse del M5S: “Non siamo un ospedale da campo”

PERUGIA – Le accuse del Movimento cinque stelle sono false. E’ questo il senso della nota della direzione dell’azienda ospedaliera di Perugia che smentisce i grillini sulla questione “barelle in corsia”. “Unicamente per rispetto verso l’impegno e la professionalità degli operatori sanitari dell’ospedale di Perugia – spiega una nota -, la direzione dell’Azienda  Ospedaliera intende smentire in maniera categorica quanto sostenuto dal Movimento 5 Stelle nella nota trasmessa a proposito delle “barelle in corsia”. Come è stato più volte comunicato in maniera ufficiale  il fenomeno dei “letti aggiunti” è stato praticamente annullato grazie all’attivazione della Unità di Degenza Infermieristica avvenuta il 04 Maggio 2015  e alla contemporanea riorganizzazione dell’Area Medica con l’istituzione dell’Osservazione Breve Internistica e la trasformazione di 12 posti letto di medicina interna ad alto indice di rotazione. L’entrata in vigore di questi nuovi modelli organizzativi è coincisa con l’acquisizione di nuovi spazi all’interno dell’ospedale e grazie al trasferimento dei laboratori di ricerca al CREO.  E’ pertanto assolutamente strumentale avere rimarcato “le 2000 barelle all’anno” non solo perché il fenomeno è stato risolto, quanto perché i letti aggiunti sono stati necessari per accogliere casi urgenti di pazienti con pluripatologie, ugualmente messi  in sicurezza , e comunque con un tempo di permanenza minima fuori dalle stanze di degenza in attesa della dimissione di altri pazienti , avvenute al massimo in 4-5 ore”.

Se il Movimento 5 Stelle intende proseguire in una campagna denigratoria verso l’Ospedale di Perugia e i suoi dipendenti, la direzione aziendale fa sapere che  intraprenderà qualsiasi legittima iniziativa a tutela dell’immagine della stessa e dei suoi dipendenti. “È infatti assolutamente inaccettabile il tentativo di far passare il concetto di “un ospedale da campo”  quando ci si trova difronte ad una eccellenza sanitaria nazionale. Ai  dati messi a disposizione dall’Azienda Ospedaliera  non è stata data da parte del Movimento 5 Stelle, una lettura tecnica- organizzativa , che avrebbe permesso di condividere anche in questa occasione la qualità e l’efficienza della sanità pubblica regionale. Lo scopo invece era unicamente quello di denigrare e disconoscere la qualità dei servizi così come viene percepita da migliaia di cittadini che frequentano ogni giorno il S.Maria della Misericordia”.

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