Sanità, politica, partecipazione: a Molino Silla pensatoio Pd. Bocci: “Serve vero cambiamento”
AMELIA – “Sarebbe ora di cominciare a ragionare su una nuova struttura ospedaliera per Terni, perché questa città è decisiva per rendere davvero competitiva la sanità umbra. Terni è la vera porta d’ingresso dell’Umbria, guardando al Lazio e a Roma”. Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Interno Gianpiero Bocci, intervenendo giovedì sera al convegno intitolato “Salute e partecipazione. Quale ruolo per la politica?”, organizzato dal Partito democratico a Molino Silla di Amelia.
“Se dovessi chiedere al Governo nazionale delle cose per l’Umbria – ha evidenziato Bocci – non farei una lista lunga, ma penserei a due questioni: un nuovo ospedale per Terni e più infrastrutture ferroviarie per collegare velocemente la regione alle grandi realtà come Roma e Firenze e favorire un maggiore sviluppo della comunità”.
Riferendosi alla questione della sanità, il sottosegretario ha anche detto che “non si può più vivere alla giornata, il mondo è cambiato e siamo a un punto di svolta, dobbiamo rispondere con strumenti nuovi ai bisogni della gente, per questo non possiamo subire gli eventi ma li dobbiamo anticipare per evitare di essere travolti”.
E ancora: “È arrivato il momento del coraggio, serve un cambiamento vero, i partiti restino fuori dalla sanità: servono scelte basate su qualità, capacità e competenze degli operatori sanitari, è questo non è solo un fatto culturale ma di giustizia sociale”.
All’iniziativa è intervenuto anche l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, facendo il punto sulla situazione della sanità umbra ed evidenziando che “non basta più dire che siamo stati bravi in Umbria perché non abbiamo debiti, dobbiamo fare di più e meglio perché viviamo in uno scenario molto diverso rispetto al passato, che impone strumenti innovativi e veloci per dare risposte veramente efficaci ai bisogni. Il nuovo Piano sanitario regionale, in via di elaborazione, va in questa direzione”. E da Molino Silla l’assessore ha lanciato un “appello a scrivere insieme questo nuovo strumento programmazione perché sia davvero efficace: a tale scopo per questo sono stati istituiti 15 tavoli tematici”.
Barberini ha anche sottolineato, tra l’altro, che “servono adeguamenti delle procedure, integrazione vera fra ospedali e territorio e fra le aziende ospedaliere”. E sul rapporto tra politica e sanità: “occorre una tecnica che sia sempre più autonoma dalle politica. Chiediamo alla politica di essere vera, di saper interpretare i bisogni e fare scelte adeguate”.
I lavori del convegno sono stati aperti dal consigliere regionale Eros Brega e dal saluto responsabile della Comunità Incontro, Giampaolo Nicolasi. Alla domanda: “Come può giocare un ruolo fondamentale la politica all’interno del sistema sanitario?” hanno risposto diverse relatori come Marco Cristofori, Lorenzina Bolli, Pietro Cavalletti, Alessandro Sanguinetti, Cristhia Falchetti Ballerani e Carlo Riccardi.
Quest’ultimo ha fornito un quadro allarmante rispetto al mondo della ricerca universitaria in Italia: i fondi destinati a questo sono solo lo 0,9% del Pil, poco più della Turchia che è all’0,86%. Mentre il Giappone investe il 3,39%, la Germania il 2,92, la Francia il 2,26, la Svezia il 3,41, Israele il 3,93.