Sase – Fly Volare, l’aeroporto perugino va avanti nel recupero dei crediti versati: “Nessun nuovo contratto”
PERUGIA – La Sase va avanti nelle operazioni di recupero dei crediti della Fly Volare. Se n’è parlato durante la seduta di question time dell’Assemblea legislativa, dove il consigliere Claudio Ricci (RP) ha chiesto all’assessore Giuseppe Chianella “se la società di gestione dell’aeroporto ‘San Francesco di Assisi’ (Sase) ha recuperato 250mila euro, cioè la metà di quanto anticipato a Blu Jet – Fly Volare; come mai dopo le diffide di Enac e le mancate autorizzazioni acquisite da Blu Jet – Fly Volare, nel dicembre 2017 si è voluto insistere con un nuovo contratto quando, invece, si sarebbero dovuto revocare ogni rapporto contro Blu Jet – Fly Volare, attivandosi in danno e segnalando i fatti alle autorità competenti; quali sono, dopo l’arresto del presidente di Blu Jet – Fly Volare, le determinazioni della Giunta regionale nei riguardi della Sase, attraverso Sviluppumbria, e se, per l’intera vicenda, ci si attiverà a tutela dell’immagine della Regione Umbria”.
L’assessore Giuseppe Chianella ha risposto spiegando che “i 250mila euro, il 50 percento dell’anticipo, sono stati riscossi. È stata inviato un decreto ingiuntivo per recuperare i restanti 250mila euro ed è stato conferito un incarico per un parere legale per valutare eventuali profili penali nelle scelte di Fly Volare. Non è stato deliberato un nuovo contratto con Blu Jet mentre è stata ribadita la risoluzione del contratto firmato nel giugno 2016. Non ci saranno iniziative verso la Sase, il cui consiglio di amministrazioni ha la nostra fiducia e saprà gestire la questione”.
Ricci ha replicato prendendo atto che “solo 250mila euro sono stati recuperati. Ricordo che la Sase ha inviato un comunicato stampa ufficiale in cui annunciava un nuovo contratto con Fly Volare, che porta ad aprile 2018 il nuovo termine per attivare i servizi da parte di Fly Volare. Se non è così la Sase deve inviare una smentita ufficiale. E la Sase avrebbe dovuto revocare subito tutto il contratto quando si è resa conto che la società che doveva attivare le nuove linee non era poi così solida”.