Scheggia, catturato il presunto killer del prof Vitaletti, ucciso con venti coltellate. Si nascondeva vicino casa il muratore 55enne
SCHEGGIA – E’ stato fermato Sebastiano Dimasi, il muratore calabrese ricercato per l’omicidio del professor Alessandro Vitaletti. Si nascondeva nei pressi della propria abitazione a Scheggia ed è stato portato nella Caserma dell’Arma a Sassoferrato, dove verrà interrogato dal pm Serena Bizzarri, che aveva firmato un provvedimento di fermo nei suoi confronti. L’uomo avrebbe agito perché geloso del docente, che frequentava la sua ex moglie.
Era ricercato per omicidio volontario il muratore di origini calabresi e residente a Scheggia, sospettato di aver ucciso a coltellate per gelosia Alessandro Vitaletti, il docente di lettere di Sassoferrato, aggredito ieri sera in una piazzola di sosta della cittadina marchigiana. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal pm di Ancona Serena Bizzarri.Il presunto omicida è ancora ricercato, e il suo nome non è stato ufficializzato per motivi investigativi. Vitaletti e il muratore sono entrambi separati; il muratore non avrebbe sopportato che il prof frequentava la sua ex compagna. Ieri sera i due si sono incontrati per caso: uscendo dal Bar Sport di via Buozzi, il muratore ha visto da lontano Vitaletti, che si era fermato a fare benzina. Secondo alcuni testimoni lo ha raggiunto gridandogli ”ti ammazzo, ti ammazzo!…”, brandendo un coltello. Ventidue o ventitré i fendenti sferrati contro il povero docente, l’autopsia dirà quanti quelli mortali. L’uomo si sarebbe poi allontanato a bordo di un’utilitaria.
Dagli accertamenti emerge che l’uomo accusato di aver ucciso a colpi di coltello il prof. Alessandro Vitaletti, aveva ripetutamente minacciato la ex moglie (residente a Sassoferrato con i due figli minori) perché non accettava la sua relazione con il docente. Il 20 gennaio scorso la donna lo aveva denunciato ai carabinieri, i quali avevano a loro volta chiesto all’autorità giudiziaria un provvedimento che vietasse al muratore di avvicinarsi ai familiari. Ieri pomeriggio, un’ora e mezzo prima del delitto, Dimasi era andato a casa dell’ex compagna tentando di entrare, ma lei non gli aveva aperto la porta. Sembra però che la donna non avesse avvertito i Cc del blitz, non immaginando che la rabbia covata dal coniuge sarebbe deflagrata di lì a poco in modo così drammatico nei confronti del docente. La relazione fra Vitaletti e la signora, che non vivevano insieme, era ormai consolidata, e nota in un paese in cui tutti si conoscono.