Scuola, la protesta dei presidi umbri: “Troppe responsabilità e pochi strumenti”
PERUGIA – Intensa e appassionata la partecipazione dei Dirigenti Scolastici dell’Umbria all’incontro svoltosi a Perugia, in autoconvocazione, per l’esame delle problematiche professionali e per un appello a Sindacati, Ministero, Enti Locali. Pieno il riconoscimento, da parte degli oltre cento capi di istituto della regione, di una situazione non più sostenibile e che richiede con urgenza correttivi sia sul piano giuridico contrattuale, che su quello economico.
E se nell’immaginario collettivo, il Preside è ancora una figura alta e solenne che non ha grandi impegni e che – al pari degli insegnati- lavora mezza giornata e con lunghe ferie estive, la realtà è che questo è un mestiere ben diverso. “I Dirigenti Scolastici hanno una mole di responsabilità e di incombenze straordinarie – dicono i presidi – sul piano amministrativo, gestionale , manageriale, di sicurezza, in scuole ormai sempre più grandi – con oltre mille alunni- e complesse . Il sovraccarico funzionale rischia di non consentire di usare le energie nel presidiare gli snodi davvero rilevanti relativi alla formazione e alla didattica”.
“Nel corso dell’incontro, nell’affollata aula magna dell’IIS ” Cavour – Marconi- Pascal” , si sono levate alte voci di protesta per l’eccesso di adempimenti , connessi all’attuazione della Legge sulla Buona Scuola (immissioni in ruolo, organico potenziato, PTOF, valorizzazione del merito, chiamata per competenze, alternanza scuola/lavoro, reti di scuole, valutazione di sistema e delle professionalità),ma ancor più derivanti dall’attuazione delle norme su trasparenza, anticorruzione, sicurezza dei locali scolastici, nuovo codice degli appalti, dematerializzazione, sicurezza informatica. A differenza delle altre Pubbliche Amministrazioni , nella scuola tutto è in capo all’unica figura dirigenziale. Tante, troppe responsabilità, senza adeguati strumenti per svolgere al meglio i propri compiti. Serve sia una semplificazione, un nuovi modello di governace, e un riconoscimento economico per le accresciute responsabilità professionali”.
“I Dirigenti Scolastici dell’Umbria parteciperanno con totale e convinta adesione agli appuntamenti sindacali di protesta fissati per giovedì 25 maggio : sit in e manifestazioni a Roma, assemblea sindacale a Perugia, e sciopero. Le diverse sigle hanno messo a punto iniziative diverse, ma comunque tutte atte a sottolineare l’assoluta esigenza di riposizionare la Dirigenza Scolastica in una condizione di adeguatezza economica ( con allineamento retributivo alle altre dirigenze della P.A.) e sostenibilità dei carichi di lavoro. E i Dirigenti Scolastici Umbri saranno in prima fila, determinati a farsi ascoltare dai diversi interlocutori . Presidi in rivolta, insomma, per tutelare il benessere della scuola tutta”.