Sindaco e giunta: un appello alla città per uscire dalla crisi
Un appello al senso civico di tutti i ternani, delle associazioni, degli stessi amministratori: l’ha rivolto stamattina il sindaco Leonardo Latini, chiedendo a tutti, indistintamente, di collaborare per far sì che il Comune possa uscire quanto prima dalla situazione di dissesto e la città possa superare la fase di crisi attuale. L’appello riguarda principalmente il dovere civico del pagamento delle tasse e delle tariffe, a fronte di una situazione di evasione ancora troppo elevata, particolarmente grave per la fase che stanno vivendo la città e l’amministrazione, nella quale c’è bisogno di ripristinare regole e giustizia, anche a livello contributivo.
Quella che segue è la trascrizione integrale del messaggio che è stato registrato in video.
“Abbiamo da poco chiuso il primo anno di lavoro della nostra giunta e ritengo che sia questo il momento più opportuno per rivolgere un appello ai cittadini ternani.
Come ho avuto modo di dirvi più volte e come ben sapete, abbiamo trovato una situazione complicatissima e ci siamo dovuti confrontare giorno per giorno con enormi difficoltà di bilancio e organizzative. In parte ne eravamo consapevoli e ci siamo presi le nostre responsabilità, facendoci carico di questa amministrazione. In parte stiamo scoprendo che la situazione è addirittura peggiore di quella che ci era stata prefigurata.
Riteniamo comunque di aver fatto tutto il possibile, con il massimo dell’impegno personale e professionale e continueremo su questa strada che abbiamo appena iniziato.
Tuttavia alcuni problemi sono particolarmente difficili da risolvere in quanto la soluzione non dipende solo da me e dagli assessori che ho chiamato a collaborare con me.
Per alcuni problemi la soluzione, una possibile soluzione, dipende soprattutto da voi, dal vostro impegno come cittadini, dal vostro senso di responsabilità nei confronti della città e del suo futuro.
Nei miei interventi pubblici ho fatto più volte appello al senso di comunità. Non sono solo belle parole. Non possiamo pensare di vivere ognuno per conto proprio, specialmente in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando.
Dobbiamo invece impegnarci ciascuno per le sue competenze, ciascuno secondo le sue responsabilità, pensando che la posta in gioco è il futuro della città nel suo complesso e quindi la nostra qualità della vita e quella dei nostri figli.
Il primo appello che vi rivolgo è per un obiettivo che tutti noi abbiamo condiviso e condividiamo: avere una città sempre più pulita e ordinata. Abbiamo per questo potenziato i servizi dell’ASM, abbiamo migliorato la cura del verde e le manutenzioni, stiamo verificando ulteriori progetti.
Tuttavia dobbiamo purtroppo constatare che un certo numero di persone continua a non fare correttamente la raccolta differenziata, mentre altri continuano a gettare rifiuti ovunque e altri ancora, infine, non pagano da anni la Tassa sui Rifiuti, mettendo in difficoltà l’ASM e il Comune.
Tuttavia dobbiamo purtroppo constatare che un certo numero di persone continua a non fare correttamente la raccolta differenziata, mentre altri continuano a gettare rifiuti ovunque e altri ancora, infine, non pagano da anni la Tassa sui Rifiuti, mettendo in difficoltà l’ASM e il Comune.
Ricordo che il tasso di evasione che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione è troppo alto, pari a circa il 30% della TARI e al 16-17% per l’IMU e la TASI.
Pensate che i commissari, insediati in Comune dopo la dichiarazione di dissesto, devono riscuotere circa 23 milioni di TARI per tre anni e mezzo, da metà 2014 a fine anno 2017, e ad oggi sono riusciti ad incassarne solo una parte.
Perché questo accade? Forse perché in alcuni ternani – per fortuna una minoranza – si è radicata la convinzione, sbagliatissima, che fare o non fare il proprio dovere di cittadini sia la stessa cosa. Anzi, qualcuno è addirittura convinto che sia una furbizia non pagare.
Questo comportamento nuoce a tutti, innanzitutto ai cittadini ternani onesti che sono la maggioranza. Nuoce a tutti, perché riduce le risorse a disposizione del Comune e ci costringe a contrarre i servizi, a dover cioè risparmiare anche su alcuni servizi essenziali, come la cura delle strade, la manutenzione delle scuole, i progetti di sviluppo.
Noi siamo stati eletti per rompere con i metodi del passato che hanno portato alla situazione gravissima di dissesto che stiamo pagando tutti con gli aggravi che la legge impone ai Comuni che non hanno saputo amministrarsi bene.
Per questa ragione in prossimità dell’approvazione del bilancio preventivo e di quello consuntivo 2018 di nostra competenza – ricordo che pochi giorni fa il consiglio comunale ha approvato anche quelli del 2017, l’ordinario e il consolidato relativi al 2017 che non erano stati approvati dalla giunta precedente, dicevo, in questa importante occasione intendo rivolgere a tutti l’appello a fare il proprio dovere di cittadini, come noi facciamo quello di amministratori: provvedere cioè, nel caso non lo aveste già fatto, ad effettuare i pagamenti delle varie tariffe e tasse previste dalla legge.
Tutti coloro che lo faranno spontaneamente entro il 31 agosto avranno alcuni vantaggi. Ma dal primo settembre di quest’anno il Comune sarà costretto a recuperare coattivamente l’importo dovuto con aggiunta, come prevede la legge, di interessi e sanzioni.
Nessuno sfuggirà a questo recupero coattivo, per cui conviene provvedere spontaneamente.
Come dicevo pocanzi l’appello lo rivolgo soprattutto al vostro senso di responsabilità, perché in caso contrario le conseguenze per la città saranno pesanti.
Siamo un Comune in dissesto, siamo nel mezzo di una crisi che stiamo cercando di superare con tutte le nostre forze. Come Amministrazione vi garantiamo che non sprecheremo più un solo euro e che recupereremo tutto quello che è recuperabile. Non possiamo più permetterci la trascuratezza del passato, dobbiamo tutti rispettare leggi e regole, perché altrimenti la città rischia di cadere dal dissesto in un nuovo dissesto, fatto accaduto più volte in Italia.
Da cittadino e da sindaco intendo assolutamente scongiurare questa eventualità, per i danni incalcolabili che ne deriverebbero a tutti.
L’appello riguarda i cittadini e anche le associazioni che utilizzano strutture comunali e poi tutti quei locatari di beni immobili del Comune che mi è stato riferito non provvedono da molti anni ai regolari pagamenti, violando la legge. Anche in questi casi non possono essere addotte scuse di sorta perché il Comune è di tutti e tutti devono contribuire in ugual misura.
Se tutto questo vale per cittadini e associazioni, vale a maggior ragione per il sottoscritto, per gli assessori, i consiglieri e i dipendenti comunali che, come ci è stato suggerito dalla Direzione Generale che presiede alla finanza locale devono periodicamente dimostrare per primi di essere in regola. Per questo presenteremo e chiederemo di presentare le ricevute dei pagamenti, salvo consultare tutte le banche dati disponibili. Dobbiamo essere noi per primi a dare il buon esempio, se vogliamo ripristinare un quadro di regole condivise.
Ricordo che, per chi non potrà provvedere al pagamento delle tariffe e delle tasse dovute, per documentate ragioni di difficoltà personali e familiari, certificate come prevede la legge, sarà il Comune a farsene carico.
In tutti gli altri casi non potremo più tollerare qualsiasi tipo di evasione, perché noi amiamo questa nostra città e intendiamo con coraggio portarla fuori dalle sabbie mobili in cui l’abbiamo trovata.
Per ragioni di trasparenza informeremo di mese in mese i cittadini sui risultati dell’attività di recupero e sulle percentuali di evasione che riusciremo a ridurre, perché questa è una battaglia di civiltà e di giustizia.
I nostri uffici sono a disposizione per dare informazioni e vi comunicheremo quando e dove.
I nostri uffici sono a disposizione per dare informazioni e vi comunicheremo quando e dove.
Sono certo, che questo mio appello da buon padre di famiglia, al quale si associano tutti gli assessori della nostra giunta, non cadrà inascoltato e che il senso civico prevarrà.
Se così sarà in breve tempo riusciremo tutti insieme a risollevare la testa e ad uscire prima possibile da questa situazione di dissesto, diminuendo così la pressione fiscale e tornando padroni di progettare insieme il nostro futuro con le risorse adeguate.
Per ora grazie e buon lavoro, o buone vacanze, a voi tutti ed alle vostre famiglie”.