Sospetto caso di ebola dall’Umbria, negativo il primo test per il paziente trasferito allo Spallanzani
Notizia assolutamente incoraggiante arriva alle ore 8 di questa mattina dall’Ospedale Spallanzani di Roma: il primo test per il virus Ebola è risultato negativo. A comunicarlo attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia è il dottor Francesco di Candilo, della struttura di Malattie infettive del S. Maria della Misericordia, in costante contatto con il laboratorio dell’ospedale romano. E’ lui che ha seguito il caso fin dall’arrivo del paziente in ospedale.
Il test andrà ripetuto nelle prossime 48 ore. Sono in corso altri controlli per determinare la patologia, forse dovuta alla malaria. Il caso è stato seguito anche durante la notte scorsa dai sanitari della Direzione Medica del S.Maria della Misericordia.
Verso le 20,30 di ieri sera era arrivato allo Spallanzani il 50enne umbro con un sospetto caso di ebola. Una vera e propria corsa contro il tempo, con l’ambulanza preceduta da una autovettura della polizia stradale. Ad Orte cambio di staffetta con obiettivo Roma. Poi, appena dopo le 20, l’arrivo all’ospedale romano dove ad attenderlo c’era una vera e propria squadra di medici pronti ad affrontare il caso.
Sembra che l’uomo sia stato ricoverato nella stessa stanza del medico di Emergency guarito dal virus Ebola. Effettuate immediatamente le prime cure e gli accertamenti di protocollo sono stati subito avviati. Non hanno perso tempo i medici dello Spallanzani. Tutto ancora da definire, ma il protocollo è stato subito rispettato senza perdere tempo.
Il 50enne era stato ricoverato al Santa Maria della Misericordia per un sospetto caso di ebola. L’uomo, umbro e con residenza in Guinea, si era presentato in ospedale due giorni fa accusando un forte stato febbrile dopo essere stato in Sierra Leone. I medici dell’ospedale perugino, dopo aver monitorato la situazione, avevano deciso per il trasferimento allo Spallanzani di Roma secondo le procedure per le malattie infettive e il protocollo anti-Ebola.
La direzione salute della Regione Umbria, in contatto con la direzione sanitaria dell’Ospedale Santa Maria della Misericodia di Perugia, ha appreso di questo caso sospetto di ebola.
Il paziente, rientrato in Umbria dalla Sierra Leone, paese che sta uscendo dall’emergenza sanitaria, si era recato in ospedale a Perugia accusando uno stato febbrile persistente e cefalea. Vista la provenienza del paziente, la direzione sanitaria ha ritenuto di attivare il percorso assistenziale previsto e già applicato in caso analoghi.
La direzione dell’ospedale, in attesa dei risultati del laboratorio dello Spallanzani per accertare la presenza dell’infezione, ha allertato i medici della sanità pubblica dell’Asl di competenza per monitorare la situazione dei familiari entrati in contatto con il paziente. La Regione continuerà a monitorare la situazione con massima attenzione e precisa che il trasferimento del paziente allo Spallanzani è stato deciso solo a scopo precauzionale e che nell’effettuare il ricovero sono state prese tutte le precauzioni e rispettate tutte le procedure per mettere in sicurezza i professionisti dell’ospedale e gli altri pazienti.