Spoleto, c’è la mozione di sfiducia a Cardarelli: dieci consiglieri firmano
SPOLETO – Mozione di sfiducia per il sindaco Fabrizio Cardarelli. A firmarla M5S, Pd e Gruppo Misto, le formazioni che bocciano, in documento di tre pagine, l’operato della giunta. Si sono distinti Giampaolo Emili della lista civica “Due Mondi” e Alessandro Cretoni di Forza Italia. Cardarelli non supera la prova sul fronte del sociale, dove le politiche per le famiglie vengono definite come “fallimentari sia per l’aumento delle tasse che per la sottrazione del diritto di interpello, che permetteva la rateizzazione dei debiti tributari fino a 200 euro”. Male il fronte sanità, dove la situazione sarebbe “drammatica”. Nel mirino, ovviamente, l’integrazione degli ospedali di Spoleto e Foligno. Gli incontri ci sono stati ma nessuna informazione sarebbe stata data ai cittadini.
Attacchi anche sui rifiuti, con la raccolta differenziata aumentata solo del 3 per cento dall’inizio del mandato. Cardarelli è sotto accusa perché è anche presidente dell’Ati3 e “non è riuscito però a far sentire la voce della cittadinanza, adeguandosi alle esigenze di un gestore incapace”. Viene chiamata in causa la riorganizzazione della macchina comunale, sulla quale si sono create solo aspettative. “L’unico atto concreto è il taglio dei posti disponibili negli asili nido, che senza nuova assunzioni a poco a poco non sarà più garantito”. Bocciato Cardarelli anche sul fronte politico Le opposizioni parlano di una continuità con una parte della storia della città, quella dei sindaci Ds Brunini e Laureti, sempre però osteggiata e denigrata in campagna elettorale. Nella mozione anche un pungolo alla maggioranza: “A loro chiediamo come possano continuare a condividere un cammino con l’attuale giunta che mette personalità storicamente riconosciute all’antitesi del voto espresso dagli spoletini nel 2014. Avere metà giunta proveniente da ambienti di sinistra – concludono – crea sicuramente imbarazzo a esponenti di maggioranza dichiaratamente legati al centrodestra”.