Spoleto, dati positivi per i musei durante il Ponte del Primo maggio

SPOLETO  – Dati positivi per quanto riguarda gli ingressi nei musei di Spoleto durante il ponte del primo maggio: alcuni musei hanno fatto registrare risultati superiori allo stesso periodo del 2016, l’anno con i dati più positivi per quanto riguarda il flussi turistici. E’ il caso della Rocca e del Museo nazionale del Ducato che, in quattro giorni, da venerdì 28 aprile a martedì 1 maggio, ha visto 1.129 visitatori rispetto agli 828 del 2016, con un incremento del 36%.

Un risultato questo cui ha contribuito la mostra “Tesori dalla Valnerina”, organizzata dal Comune, dalla Regione Umbria, dal ministero, dall’archidiocesi di Spoleto-Norcia e dagli altri Comuni della Valnerina che raccoglie capolavori dell’arte salvati dai luoghi colpiti dal terremoto. Anche il Museo Diocesano e il Museo del tessuto hanno fatto registrare il segno più rispetto al 2016. Il Diocesano ha avuto 237 visitatori contro il 209 del 2016 mentre al Museo del tessuto sono entrati 90 visitatori contro i 54 del 2016. Lievissima flessione per Palazzo Collicola che passa dai 150 del 2016 ai 143 dello scorso weekend. Calo più pronunciato per la Casa Romana che perde rispetto al 2016 138 ingressi (668 visitatori nel 2016 contro i 530 del 2017).

Numeri simili per il Museo archeologico che nel 2016 aveva visto 595 visitatori e nel 2017 508.
I totali mostrano come nei sei musei della città ci sia stato un incremento del 5,3%. Si passa dai 504 ingressi del 2016 al 2637 del 2017. “Continua il trend positivo – commenta, in una nota, il sindaco Fabrizio Cardarelli – per quanto riguarda i flussi turistici relativi alla fruizione museale e culturale. Ciò dimostra come dopo un periodo difficile Spoleto stia ripartendo”. “La 60/a edizione del Festival dei Due Mondi, con un cartellone fittissimo di appuntamenti, e le tante iniziative culturali che questa città è in grado di offrire nei prossimi mesi – osserva ancora il sindaco – ci offrono prospettive ancora più incoraggianti. Dobbiamo continuare a lavorare per assecondare quella che è la nostra primaria vocazione turistica e far risaltare nella maniera più compiuta le nostre caratteristiche di prezioso centro di cultura e d’arte”.

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