Spoleto, firmato un protocollo d’intesa per l’attività di volontariato dei migranti
SPOLETO – Firmato questa mattina a Palazzo comunale il Protocollo di Intesa per la realizzazione di attività di volontariato per i migranti richiedenti lo status di protezione internazionale. Tre i soggetti che collaboreranno insieme al Comune di Spoleto: la Cooperativa Sociale Il Cerchio, l’A.Se. Spoleto S.r.l. e l’associazione di volontariato “I miei tempi”.
“È la parola dignità a contraddistinguere questo protocollo – sono state le parole del Vicesindaco Maria Elena Bececco nel corso della conferenza stampa – è un segnale importante perché si tratta di un accordo che permetterà ai ragazzi ospitati a Spoleto di svolgere attività socialmente utili a favore della comunità”.
Quarantadue i migranti a Spoleto all’interno del progetto “Emergenza sbarchi”; uomini tra i 19 e i 30 anni (non ci sono ad oggi famiglie, né minori) che potranno essere impegnati in lavori di piccola manutenzione sia nei giardini pubblici, che nelle aree cimiteriali.
“Alcuni sono a Spoleto da poco e, per i primi sei mesi, non possono svolgere questo tipo di attività. Per ora quindi sono stati individuati cinque ragazzi, che conoscono meglio degli altri l’italiano e che hanno dato da subito la propria disponibilità; due di loro affiancano già gli operai dell’A.Se. che lavorano nelle aree cimiteriali della città – ha spiegato Patrizia Costantini, Presidente dell’associazione di volontariato “I miei tempi” – Spoleto è una realtà che sta lavorando molto bene su questo fronte: se i circa 8.000 comuni italiani lavorassero tutti sul fronte dell’accoglienza non ci sarebbe più alcuna emergenza”.
Il tutto avviene secondo una programmazione di orari e di giorni lavorativi che li vede impegnati dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 13.
“Questi ragazzi svolgono con noi una attività che riguarda la manutenzione leggera nei luoghi dove, come azienda, siamo chiamati ad effettuare altri tipi di lavori – ha tenuto a precisare l’Amministratore Unico dell’A.Se. Spoleto S.r.l. Giuseppe Scatolini – Stiamo cercando di inserirli all’interno di un ciclo di lavoro che può aiutare a rendere migliore la città, specialmente nel centro storico. In questa prima fase ci concentreremo sui trentacinque cimiteri di Spoleto”.
“Sono ragazzi che hanno voglia di dare un contributo alla comunità – ha dichiarato Costantino Cacciamani, Vicepresidente della Cooperativa Sociale Il Cerchio – Da parte nostra, insieme all’amministrazione comunale, c’è uno sforzo per far sì che tutto questo avvenga all’insegna della dignità. Proprio per questo sono tutti impegnati anche in attività culturali e sportive, come ad esempio i corsi di lingua italiana”.