Spoleto, schiarite su Maran: sospeso lo sciopero, non lo stato di agitazione
SPOLETO – Segnali di apertura da parte della società svedese Hoist e sciopero sospeso per continuare la trattativa: è questo, in estrema sintesi, l’esito del tavolo ministeriale sulla vertenza Maran e R&S che si è svolto il settembre, presso il Ministero del Lavoro a Roma. All’incontro hanno partecipato i dirigenti ministeriali Sapio, Arnesi e il vicepresidente di Gabinetto, Giorgio Sorial, il dottor Marzapane per la società Maran Spa e R&S Srl, Angelo Beretta e Federica Ceccarelli per Hoist Finance, le segreterie nazionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl con i segretari Danilo Lelli e Dario Campeotto, le segreterie regionali con i rappresentanti Cristina Taborro, Simona Gola e Paolo Pierantoni (Uilcom), insieme alle Rsa e alle confederazioni regionali e territoriali di Cgil e Cisl nelle persone di Mario Bravi e Riccardo Marcelli. Era infine presente anche la Regione Umbria nella persona del dottor Mauro Andrielli.
Durante il confronto è emersa una disponibilità di Hoist Finance a ridurre il numero degli esuberi e costituire da subito una commissione paritetica di monitoraggio, con l’obiettivo nel medio-lungo periodo, di riassumere tutta la forza lavoro ad oggi presente e ridiscutere le condizioni economiche dell’eventuale riassunzione del personale in elenco nella procedura.
Le organizzazioni sindacali, così come annunciato a seguito dei segnali di apertura, hanno quindi sospeso lo sciopero indetto fino al 22 settembre (pur mantenendo lo stato di agitazione), al fine di sedersi al tavolo di trattativa in sede territoriale e continuare il confronto, prima della nuova convocazione del Ministero del Lavoro per il giorno giovedì 27 settembre 2018.
“Auspichiamo che i primi segnali positivi di Hoist Finance abbiamo una continuità nei prossimi incontri – commentano Simona Gola, Cristina Taborro, Paolo Pierantoni, di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uilcom Uil dell’Umbria e di Perugia – per trovare un accordo che raccolga le istanze dei lavoratori e tenga presenti le richieste fatte dal governo, per bocca del vicepresidente di Gabinetto Giorgio Sorial, sull’importanza della tutela dello stato occupazionale. Non si può inoltre non considerare – continuano i rappresentanti sindacali – il contributo della Regione Umbria con la messa a disposizione di due progetti sulle politiche attive del lavoro. Il tutto – concludono Gola, Taborro e Pierantoni – al fine di evitare quella che possiamo definire senza dubbio una tragedia sociale per la città di Spoleto e per tutta l’Umbria”.