“Sul disavanzo chiarezza e certezze per i consiglieri”

“Il consiglio comunale nella sua interezza – dichiarano in una nota i consiglieri del Pd Valdimiro Orsini, Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis–  deve essere messo nelle condizioni di affrontare il nuovo disavanzo di bilancio, un buco da  26 milioni, in un quadro di certezze tecniche e normative. Ad oggi non sappiamo con chiarezza come si sia generato un disavanzo così cospicuo, nonostante il comune di Terni sia soggetto al dissesto, situazione funesta per la città e per l’Ente ma che quantomeno provoca un azzeramento sul bilancio dei debiti pregressi. Vorremmo sapere, invece, come è stato possibile oggi, a poco più di un mese dall’approvazione del bilancio di previsione ed ad un anno del bilancio stabilmente riequilibrato, contabilizzare nel consuntivo un disavanzo che non ha trovato spiegazioni da parte dell’Amministrazione comunale.
L’unica cosa certa è che sono mesi che l’assessore ai Lavori Pubblici utilizza parte dei 14 milioni di residui attivi lasciati dalla precedente amministrazione, insieme alle risorse dei canoni idrici e di agenda urbana, per portare avanti la sua personalissima campagna di popolarità. Sono mesi che l’assessore si lancia in bitumazioni, piantumazioni e rotonde, accompagnandole da annunci strabilianti, dallo stadio Libero Liberati fino al piste da skatebord. Una campagna che  sicuramente gli dà lustro  in vista delle imminenti elezioni regionali, ma la ricerca della preferenza non può essere fatta ricadere sull’intero consiglio comunale. Nei prossimi giorni, come se non bastassero i sei atti di bilancio approvati nei mesi di giugno e luglio, i consiglieri di maggioranza e opposizione si troveranno ad esaminare atti amministrativi che proveranno a sanare la situazione, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dei 14 milioni di residui attivi. Un passaggio delicato sul quale ci attendiamo relazioni chiare dell’assessore al Bilancio e del sindaco che per mesi ha gestito direttamente la delega. Un passaggio sul quale sarà necessario investire tutti gli organismi di controllo, ad iniziare da quello del ministero degli Interni che ha doveri di vigilanza sui comuni dissestati”.