Lo svincolo di Scopoli approda in Consiglio regionale. Ricci e Pd pressano per realizzare l’opera, il M5S: “Rispettare parere Soprintendenza”
PERUGIA – La questione dello svincolo di Scopoli è approdata in Consiglio regionale, nel question time di oggi, dove il capogruppo del Pd, Giacomo Leonelli, ha illustrato l’interrogazione a risposta immediata per avere chiarezza sulla mancata realizzazione dell’opera lungo il nuovo tracciato della statale 77 Val di Chienti, dopo il parere negativo della Soprintendenza e il blocco del progetto da parte del ministero Beni culturali, nonostante il finanziamento ottenuto, per motivi di impatto ambientale. Leonelli ha sottolineato che “la Valle del Menotre oggi è interessata dalla infrastruttura della Foligno-Civitanova. Questi piloni costruiti nella valle ne hanno cambiato il paesaggio. Ora i cittadini chiedono che venga costruito uno svincolo che porti benefici per quel territorio. Un’opera che potrebbe portare una nuova fase di sviluppo. In caso contrario, avremmo diverse frazioni di Foligno sfruttate dall’infrastruttura senza averne alcun beneficio. La Ss 77 è un’opera impattante, per quanto importante per l’intera regione, di cui quei territori devono poter cogliere benefici concreti”.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Chianella, ha risposto spiegando che “la Regione ha sempre ritenuto necessario questo semi-svincolo, sia per la sicurezza dei trasporti (dato che si trova dopo una galleria di 17 chilometri) che per i territori interessati dall’infrastruttura. Rispetto alle sottolineature della Sovrintendenza sono stati stilati 3 diversi progetti proprio per mitigare l’impatto ambientale dell’opera. L’ultima versione è stata sostanzialmente accettata dalla Sovrintendenza ma poi bloccata dal ministero dei beni culturali. Abbiamo incontrato il Comitato che si è costituito nella Val Menotre a sostegno della realizzazione dello svincolo. Tra due giorni incontrerò il viceministro Nencini con cui parleremo della questione. La Giunta sta lavorando alla possibilità di sbloccare questa situazione. Informeremo l’Assemblea legislativa appena avremo novità”.
Sulla questione si era espresso, all’unanimità, anche il Consiglio comunale di Foligno, impegnando il Sindaco e la Giunta comunale tutte le iniziative possibili per superare il provvedimento del ministero dei Beni culturali e arrivare alla realizzazione dell’opera.
Anche il consigliere regionale Claudio Ricci (Portavoce centrodestra e civiche) aveva presentato una mozione chiedendo l’impegno della Giunta regionale per sbloccare la vicenda e attaccando il parere negativo espresso dal Soprintendente.
Polemici i grillini, che invece chiedono di rispettare il parere della Soprintendenza e di realizzare solo un’uscita lungo il tracciato della nuova infrastruttura. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari, in una nota firmata anche dal consigliere comunale M5S Fausto Savini, ritiene che “il modo di affrontare i problemi da parte di questa politica, che vorrebbe bypassare chi rappresenta le istituzioni ed è chiamato con il proprio lavoro a tutelare l’interesse dei territori umbri, non ci interessa. Troviamo inaccettabile andare direttamente al Consiglio dei ministri o al ministero delle Infrastrutture a chiedere la realizzazione del semisvincolo così come concepito, nonostante i pareri negativi”.
Secondo Carbonari “l’accessibilità ai territori della Val Menotre è comunque importante ma questo si potrebbe ottenere realizzando la sola uscita ed eliminando l’ingresso che è poi l’oggetto del diniego sia dei soprintendenti che del ministero. Questa a oggi è l’unica soluzione che coniuga il rispetto per l’ambiente e le esigenze del territorio ed oggi, durante la seduta dell’Assemblea legislativa, lo ribadiremo in Aula durante la discussione della mozione Ricci”.